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“ARTIGIANATO AL P

 

 

 

L’ ARTIGIANATO

DEL   P.O.W. CAMP

DI BARCE

 

             

 

 

Ora che se ne sono “andati via” tutti, Tano Pinna nel 2005, poco più di un mese fa Glauco Vigentini, per ultimo, dieci giorni or sono,  il buon  Ario Fiumi, c’e una cosa, tra le altre, che ha visto e vede ancora uniti i tre Folgorini triestini ed istriani, sempre assieme dal primo giorno di prigionia, 12 novembre 1942, fino alla fine dei loro giorni in terra.

 

E’ una medaglia, con una sua storia, particolare.

 

Da una moneta d’argento egiziana, una 5 piastre, di 3,3 cm. di diametro, probabilmente vinta a poker dal bravo Ario, dopo che Glauco Vicentini fece la battitura e lucidatura, Tano Pinna disegnò sul retro  l’ala ed il gladio stilizzati, con  un “1 per il I° Grp. Art., la scritta”FOLGORE – EL ALAMEIN” e le date dell’arrivo in Africa e della cattura, “21 – 7” e “7 – 11 – 42;

 

Sul recto un paracadute spiegato, con sopra un gladio  attraversato da una folgore, con la scritta “I GRUP. II BATR. – ARDISCO NON ORDISCO”.

 

Ario Fiumi, 21 Cp. Cpt Lombardini,  fece l’incisione, con un piccolo pezzo di ferro acciaioso, non certo il bulino, e senza morsa, solo incastrata e tenuta con le dita.

 

Uno dei tanti lavori per ingannare il tempo, il caldo, per ricordare il I° Gruppo di Artiglieria per Divisione Paracadutisti, di cui Tano il 9 agosto del 1941 stese il primo ruolino, seduto in terra, sotto un ulivo, ai lati del Campo Sostegni, a Tarquinia.

 

 

 

 

 

 

Sicuramente è la prima “medaglia ricordo” degli Artiglieri Paracadutisti.

 

Ora la medaglia è presso il Museo dei Paracadutisti a Pisa.

 

Un anno fa ne sono state fatte alcune copie, in argento, che hanno visto felici  i loro antichi “artefici”, Glauco ed Ario, il s.ten Tabelli, ultimo comandante della Btr., e Quelli, pochi,  che poi, con i fatti “se la sono meritata”.

 

 

 

 

        22 ottobre 2006 – Festa dei Paracadutisti - Museo dei Paracadutisti – Pisa –

 

Il  M.llo Peppe Gado, figlio di un vecchio paracadutista della 21^ Cp della Folgore, poi della 285^ Btg. a Takruna, è il responsabile ed il curatore del Museo dei Paracadutisti.

Eccolo con la medaglia originale in mano, al centro Glauco Vigentini, che ancora si ricordava la sua “lavorazione“ della stessa.