LE CANZONI DEI PARACADUTISTI SONO BELLISSIME POESIE
9 Jul 2002
Autore:raccolta curata dal par MASSIMILIANO URSINI

NELL'ABISSO A TESTA IN GIU'
COME FOLGORE DAL CIELO
(musica di P.Romano,parole del par.Menchitelli musica M.llo Raccione)
fine anno 1942
Africa sett. 12° Comp. anno 1942
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Cuori d'acciaio all'erta
Noi siamo i paracadutisti
il cielo è una pedana
la colonna del valor
fra poco nell'offerta
siamo votati agli imprevisti
noi piomberemo giù
de la Patria per l'Onor.
moschetto e bombe a mano
Senza musica e fanfara,
viatico di morte
solo al rombo del motor
e l'ansia della sorte
con le parche siamo in gara,
non sentiremo più
ma ben saldo è il nostro cuor.
aggancia la fune di vincolo

spalanca nel vento la botola
Le mete più agogniate
assumi la forma di un angelo
presto raggiungeremo
e via pel tuo nuovo destin
come aquile librate
noi vi discenderem
come folgore dal cielo
e folgori saremo
canta il motto della gloria
contro i nemici allor
come nembo di tempesta
e ovunque innalzeremo
precediamo la vittoria
il sacro tricolor!
un urlo di sirena: fuori! fuori!

e giù per l'infinito
Noi temprati alla fucina
sul nemico più agguerrito
de la vita militar,
per distruggere o morir
nostra ferrea disciplina
per distruggere o morir!
non potrà mai vacillar.
de la Patria per la gloria
l'occhio nemico scruta
stretti siamo nel dover
son nuvole che vanno
d'impalmare la vittoria
ma poi che il vento muta
o sul campo rimaner!
li vedi già son quì,

son angeli di guerra
Le mete più agogniate
pugnali in mezzo ai denti
presto raggiungeremo
in uno contro venti
come aquile librate
si battono così
noi vi discenderem
sganciato ogni corpo dai vincoli
e folgori saremo
racchiusi in quadrato fermissimo
contro i nemici allor
il piombo nemico si sgretola
e ovunque innalzeremo
nessuno di noi cederà
il sacro tricolor!

come folgore dal cielo..............
Quanto fieri ci lanciamo
nell'abisso a capo in giù
passa nei cieli un canto
sorridenti ragioniamo
È un canto di vittoria
e la morte inscheletrita
i figli della gloria
mentre allunga la sua man
in alto vanno ancor
la ritira indispettita
e pronti alla battaglia
per averla tesa invan!
col cuore sempre all'erta

ripeteran l'offerta

con rinnovato ardor


riaggancia la fune di vincolo

nel cielo rinnova l'impegno

d'Italia il figlio più degno

paracadutista sei tu!


come folgore dal cielo................




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VENT'ANNI
LA SERA DEI BACI
(cantata prevalentemente nella R.S.I.) (da
una vecchia canzone degli alpini.revisione r.m.)

O paracadutista
Ti ricordi la sera dei baci
il più bello sei tu!
che mi davi stringendomi al cor,
di tutta la Repubblica
mi dicevi sei bella mi piaci,
la meglio gioventù!
quando torno ti voglio sposar.

qualcuno arriccia il naso
Promettesti che a maggio tornavi,
vorrebbe biasimar!
ma il destino non volle così
ma noi non si fa caso
o bel paracca che avevi vent'anni
e si conuonua a camminar!
giù dal cielo sei andato a morir

e con in testa il nostro comandante
come un angelo dall' ali spezzate
lon seguiremo ovunque il suo cammin
sei caduto sul prato di fior
se la mitraglia ha il fuoco fulminante
e la tuta si è tinta di rosso
siam sempre pronti a vincere o morir!
come il basco che avevi sul cuor.

a noi la morte non ci fa paura......NO !
bimbe belle che amate i soldati
Ci si fidanza e ci si fa l'amor
non piangete e non state a soffrir:
se poi ci avvince e ci porta al cimitero
chi è vissuto con animo prode
s'accende un cero e non se ne parla più.
su nel cielo ritorna a fiorir.

Ma me ne fregherò
della morte e dell'amor!
ma me ne fregherò
ho vent'anni dentro il cuor !

Quando dalle nubi mi dovrò lanciar
col paracadute sulle spalle,
penso che allora non si aprorà
la tua bocca più non bacierò

ma me ne fregherò................

vogliam morire tutti crocefissi
per riscattare un'ora di viltà
se ci restasse di vita un sol minuto
noi lo vivremo per un'eternità

ma me ne fregherò !....................




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SOLDATI DEL CIELO
SIAM LUPI DI GUERRA


Siam lupi di guerra a branchi nei ciel
Cantiam ancor,con foga e ardor,
piombiamo dall'alto con rude furor,
un canto dei parà.
selvaggio il nostro sangue,
Soldati siam,d' Europa il fior:
laggiù dovrà sgorgar,
retaggio di valor.
paracadutisti:si vince o si muor!
Per te nostra nobile Europa, sì!
Ovunque siam pronti a lottar;
La poggia ci bagna nel fango alto al suol
indomiti,indocili e fier:
il gelo ed il vento ci mordono ognor,
la guerra è il nostro mestier!
ma saldi come rocce

noi siam duri a morir:
Avanti soldati del cielo,
la lotta c'infiamma e desta il valor.
la morte cavalca con noi:
ha, ha, ha, ha, ha, ha!
in aspri cimenti la morte sfidiam.
Duri,spavaldi,corsari.
seguendo fedeli la via dell'onor.
siam trppe d'assalto,siam falchi parà!
In faccia al mondo vile

così gridiamo allor,gridiamo allor:
La morte che civetta ognor
"Ccdardi tremate,noi siamo vivi ancor!"
di noi chi sceglierà?
In faccia al mondo vile
Verrà infin trescar con te
così gridiamo allor:
oppur danzar con me?
"codardi tremate,noi siamo vivi ancor!"
Parà che corteggi la morte,sì!
nel ciel Ella colto ti ha già:
Adieu! Camerata fedel,
per sempre con noi marcerai,

Avanti soldati del cielo....

Eredi siam di chi lottò
con fede e con valor.
Progenie siam di chui seguì
le vie dell'onor.
Noi siam paracadutisti,sì!
le patrie dei Padri onoriam;
marciate insieme anche voi,
ragazzi d'Europa:con noi!

Avanti soldati del cielo......


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SE TU SFIDI IL TUO DESTIN
(o du schoner Westerwals) (Si tu crois en ton destin - paras)


Se tu sfidi il tuo doman,
la tua strada nota è già
Sangue vermiglio in un basco bagnò vien con noi,vien con noi parà,
simbolo ardente di perenne fedeltà,la tua vita cambierà
rossi divennero i baschi dei parà tra le file dei parà.
pegno di onore verso chi si immolò,

Per osare e per lottar
la tetra sorella incontro verrà
molte son le strade che tu puoi trovar
là dove tende ogni nostro partir,
ma il più azzurro e fier ardir
l'urlo di guerra possente si udrà
è sol con noi parà (bis)
quando sul campo la vedremo apparir,

per far partedi un'elite,
Schiera superba di arditi parà
per far parte dei miglior,
ultima patria di chi brama lealtà
la tua pelle rischierar,
noi diamo senso e valore al morir,
il tuo sangue rischierai,
mentre i furfanti si apprestan a tradir,
nel tuo sangue pulserà
il coraggio dei parà,
la tetra sorella..........

per osare per lottar........
L'alta fierezza c'induce a osar,

sempre fedeli come antichi cavalier,

noi disprezziamo timori e viltà
Se la sorte lo vorrà,
nostro è il sangue che quel basco arrossò,
se il dovere lo imporrà,
la tua vita donerai
la tetra sorella........................
per l'Onore dei Parà
ed in piedi tu cadrai
per la gloria dei parà,




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ARDE IL SOL DEI PARA'
I PARA' DELLA VALLE
(Hinter den Bergen strahlet die sonne)
(da una non individuata canzone tedesca"il fier soldatin")
canto dei fallschirmjager e canto dei paracadutisti R.S.I.

Dietro quei monti sorge il sole
Una schiera di parà
noi lo vogliam salutar,
marcia e canta con ardor
pronti noi siamo per il decollo,
nella valle in fior.
pronti a volare e a saltar.
E 'un bel giorno per marciar

è un bel giorno per cantar
Laggiù il nemico,laggiù il nemico
e anche per morir!
in battaglia ancor si affronterà
svelti fuori! svelti fuori!
O bel battaglione di fieri parà
arde il sole dei parà ( bis )
è infin giunta l'ora:si và! a lottar.


E' combattono i parà
Scendon dal cielo i paracadute
mentre alto splende il sol
rosso già splende il sol,
nella valle in fior.
sotto di noi avvampa la terra
Vince sempre chi sà osar
lesti giungiamo al suol.
chi morir sà con valor:

sorte dei miglior.
Quaggiù il nemico,quaggiù il nemico
l'urto nostro regger non potrà
O bel battaglione di fieri parà
all'assalto! all'assalto!
sepolti i caduti: via ! per lottar.
Arde il sole dei parà ( bis )
Sepolti i caduti: via ! per lottar.


Bianche croci tra i lillà

son le tombe dei parà

nella valle in fior.


Su una croce un'usignol

lieto trilla verso il sol

nel tramonto d'or.


O canto di marcia che sali nel ciel

che il vento ti porti, via ! col suo vol

laggiù nella nella valle sui tumuli in fior..........



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AVEVO UN CAMERATA
IL MERCENARIO DI LUCERA
(ich hatt'einen Kameraden) (J'avais un camerade)

Son morto nel Katanga
Avevo un camerata,
venivo da Lucera
che miglior non puoi trovar.
avevo quarant'anni
In marcia e in battaglia,
e la fedina nera
di pari passo andava
vicino sempre a me,
di me la gente dice
vicino sempre a me.
ch'ero coi mercenari

soltanto per bottino
Fischiò una palla a un tratto
soltanto per denari,
è per me oppur per te?
Colpito ti ha in fronte,
ora che sono morto
tu giaci ai miei piedi:
guardate nel mio sacco:
sei parte di me che muor,
ci troverete un mitra
sei parte di me che muor.
e un'oncia di tabacco,

Mi tendi ancor la mano,
invano cercherete
mentre debbo caricar:
soldi nel tascapane
La man non posso darti,
li ho spesi proprio tutti
anche in ciel per me rimani:
insieme alle puttane,
mein guter Kamerad,
mein guter Kamerad !
amavo un'entraineuse

di razza congolese
però la persi ai dadi
con Jimmy
l'irlandese.

Viva la morte mia
Viva la gioventù !

Se rimanevo a casa
là della mia Lucera
ora sarei arrivato
coi figli e la pancera,

avrei la moglie grassa
le rate e la seicento,
mutua,televisione,
salotto e doppiomento,

invece sono andato
in giro per il mondo
ed ora sto crepando
quaggiù nel basso Congo.

Salvai monache e frati
dal fuoco dei ribelli
ma l'ONU se ne frega
se brucia la mia pelle,

se la mia pelle brucia
in questo letamaio
il Papa se ne frega
perchè son mercenario,

Viva la morte mia
Viva la gioventù !

Addio amiche mie
coi fiori tra i capelli
addio dolci ragazze
trovate nei bordelli.

Addio verdi colline
ormai scende la notte
i fuochi sono spenti,
addio dolci mignotte,

con le vostre guiepiers
ho fatto una bandiera,
portatela agli amici
che invecchiano a Lucera,

Parà fui a vent'anni,
amavo l'avventura
e l'Africa mi accolse
soldato di ventura,

il mio basco amaranto
per me è una bandiera
che resti sul mio corpo
giù nella fossa nera..

Viva la morte mia,
Viva la gioventù !
Viva la morte mia,
Viva la gioventù !

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