UNA LETTERA GIUNTA IN SOGNO
23 Oct 2002
Autore: par. Luca Combattelli

Lettera di un Paracadutista d'Italia
pervenuta in sogno a Luca Combattelli
Presidente dei Paracadutisti Romani

C'è stato inconsueto movimento ultimamente davanti alla mia tomba.
Qui non c'è mai nessuno, e a volte riesco a sentire le onde del mare che lontane si frangono sulla spiaggia.

Qualche raro turista a volte viene, in silenzio, e se ne va.
Invece sabato e domenica c'è stata davvero tanta gente, l'edificio era strapieno, io li ho visti dal basso, infatti sono sepolto nel primo loculo del padiglione di destra del Sacrario Italiano di el Alamein, sulla prima parete in basso. Sulla mia croce, quella del cimitero di Caccia Dominioni, c'era scritto "un Paracadutista d'Italia", perchè l'uniforme con cui mi hanno trovato era inconfondibilmente della Folgore, ma ero senza piastrino, ed anche un po' malridotto, e non mi hanno identificato... pazienza, ce ne sono tanti come me.
Ora sul marmo hanno scritto "ignoto", mi piace di meno, ma hanno voluto così d'altra parte sono talmente tanti anni che sono un ignoto, che mi sono scordato anch'io il mio nome sarà  uno di quelli laggiù scritti sul muro, tra i "dispersi" o gli "irreperibili".
Ho cercato di guardare in viso i "reduci" che sono venuti qui, per vedere se qualche faccia mi ricordasse qualche cosa le fisionomie erano familiari, ma è passato tanto tempo e poi che importa?
Li vedo bene i Paracadutisti che sono venuti oggi a trovarmi, giovani e vecchi, in servizio o in congedo sono tutti qui per me, per quello che ho fatto 60 anni fa, per aver tracciato una strada di coraggio, di amor di patria, di lealtà  che poi loro hanno seguito.
Sento che mi vogliono bene, che sono fieri di me, che si commuovono per me.

Ora che fanno? Si sono schierati ai lati dell'Altare. Li vedo bene, sono i Paracadutisti d'Italia, ci sono proprio tutti, quelli in servizio e quelli dell'associazione, ci sono i labari, il medagliere si, sono proprio tutti c'è Ciccio che sta parlando, Marco e Luca sono sul riposo, uno di fronte all'altro, e guardandosi hanno le lacrime agli occhi.

Ma come? Un signor Generale ed uno stimato professionista romano? Ma è giusto così sono proprio i Forti quelli che hanno più animo e sensibilità , e quelle lacrime trattenute a stento lo dimostrano .

C'è Michele, con lo sguardo attento, protettivo, rassicurante. E poi Lorenzo, Ivana, Valter e Dario. Mimmo coi Romani. Piero coi calabresi, catania e palermo. Buratti coi bolognesi, Tinazzi e i suoi veneti. Si, sono proprio tutti qui.

Il Pres Naz ha finito appena di parlare ed un grido esplode all'improvviso: "FOLGORE!" e rimbomba nel Sacrario. L'eco ripete all'infinito : Folgore. Folgore. Folgore. Ma non è l'eco, siamo noi Caduti della Folgore che abbiamo risposto gridando anche noi.

TORNA ALL'INDICE
RICORDIAMO I NOSTRI UTENTI CHE DALLA SEGNALAZIONE DI INCORRETTEZZE O ERRORI NELLA BACHECA ALLA CANCELLAZIONE, PER MOTIVI TECNICI, PASSERANNO CIRCA 24 ORE.