RACCOLTA DEGLI ARTICOLI DI OTTOBRE
15 Jan 2005
Autore: Redazione Congedati Folgore

Nota della redazione: in questa striscia ritroverete gli articoli che l'attacco di un haker aveva temporaneamente cancellato e che abbiamo "ripescato" dai salvataggi del server.
Il danno finale dell'azione del nostro "amichetto" anmmonta a soli 11 articoli definitivamente persi.


PISA- Si chiude con questo servizio la carrellata sui molti avvenimenti che hanno caratterizzato le giornate del 22-23-24 Ottobre-

La Brigata ha organizzato Venerdì 22 una "Cena di Gala" per i propri ospiti di riguardo Militari e Civili al massimo livello, accolti personalmente dal Comandante e la Sua Signora nonchè dal Col Leoni,"padrone di casa" e Signora, al Circolo Ufficiali del Ca.par.
I nostri Ufficiali indossavano l'Uniforme da cerimonia.

Alla fine della serata si è capito che non era una "festa" ma un toccante "momento di riflessione" sui quei Princìpi e valori che legano con un filo d'acciaio Paracadutisti di ieri e di oggi,voluta dal Comandante come ulteriore atto di omaggio alla Brigata e la Sua Storia.


Dopo la cena,consumata sotto un apposito tendone allestito con particolare gusto "paracadutistico", il Comandante ha voluto ripristinare una "vecchia" usanza degli Ufficiali della Folgore: il brindisi di "calotta".
Richiamati gli ospiti nelle sale del Circolo,Il Ten Amoriello, più anziano nel grado rivestito, ha condotto l'emozionante brindisi scandito dagli ordini che di solito dà  il Direttore di Lancio a bordo dell'aereo. L'intera platea degli Invitati, con emozione, ha partecipato a questo rito in Onore dei Caduti della Folgore e dei Paracadutisti,orgogliosi di servirla calzando un Basco per amore del quale migliaia si sono immolati in ogni tempo.





La Banda in Uniforme storica (evento unico ed eccezionale), sulle note di "All'Armi Arditi dell'Aria" e dell' Inno di Mameli ha aggiunto una atmosfera "speciale" ad una serata che tutti ricorderanno come intensa e commovente.
Lungo applauso degli invitati e grande soddisfazione dei "Padroni di Casa". "Ognuno è rientrato arricchito"- riferisco il giudizio di un invitato-.

La "Calotta Ufficiali" rappresentava, sino al 78-79, una sorta di "istituzione" dove i giovani Ufficiali venivano forgiati con la Storia e la Tradizione del Reparto, anche goliardica, dai colleghi più anziani.
Caduta in disuso, è stata ripristinata,non a caso, nel giorno in cui i Caduti si ricongiungono idealmente con i loro Colleghi,giovani e meno giovani, in servizio od in congedo.
Ancora una volta un gesto di alto valore simbolico, che si aggiunge agli altri di quei giorni, arricchendo chi Vi ha partecipato.
Ci sono venute in mente le parole del Gen Romeo,comandante del 1° FOD, che al cambio di Comandante del Luglio scorso aveva detto: "Il Generale Costantino sa che in cima ai suoi doveri vi sarà  quello di preservare gelosamente Cultura e Tradizioni della Brigata Folgore".

Questa serata e gli altri avvenimenti della Celebrazione di El Alamein a cui abbiamo avuto il piacere di assistere lo dimostrano.

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PARMA- Con due giorni di anticipo ( avevamo preannunciato l'intervento del Dente Avvelenato sul Raduno per Giovedì Pv) iniziano ad affluire alla Redazione pareri ed analisi sul Raduno di Lucca.
Iniziamo con quello di un autorevole e stimato Presidente di Sezione: IL PAR FRANCESCO CRIPPA.
Lo troverete in OPINIONI
Insieme alla replica del nostro Direttore

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PISTOIA. Era stato di servizio AL RADUNO NAZIONALE ANPDI, DOVE AVEVA MARCIATO,SFILATO E CANTATO per dare al nostro Raduno quel tocco che la stessa sezione di Luca ha definito "emozionante ed impeccabile".
Doveva tornare a casa per il compleanno della sorella. Invece è morto al traforo delle Colline, sulla Porrettana, con la sua moto, un Kawasaki 750 Ninja. Cristiano Tacioni, 23 anni, di Canale di Montemerano (in provincia di Roma), paracadutista della caserma Marini, non ce l'ha fatta. Non è riuscito a superare le conseguenze dell'incidente avuto domenica pomeriggio con un furgoncino e un'automobile. E' morto alcune ore dopo il ricovero all'ospedale del Ceppo. Alla presenza del Gen Comandante Costantino, del padre,della madre e della sorella tutto il NEMBO si è unito al dolore per aver perso una così giovane ed ardimentosa vita.
Il Reggimento schierato ha urlato tre volte ORA E SEMPRE: NEMBO! ed ha chiuso con NEMBO! FOLGORE! una straziante cerimonia di benedizione della salma,che sostava per l'ultima volta davanti al Monumento ai Caduti e che iniziava da lì l'ultimo viaggio verso Bracciano.
Il Silenzio e gli ordini rotti dalla commozione hanno reso improvvisamente cupa e tenebrosa l'atmosfera di quello stesso piazzale dove tante volte Cristiano aveva cantato e marciato .
Un intero Reggimento si è stretto intorno a Lui avvolto ed al suo basco appoggiato sul feretro. Il Comandante Costantino ha portato il dolore e la vicinanza di tutti i suoi uomini.Il nostro sito quallo di tutti i Paracadutisti presenti a Lucca, che senza saperlo lo hanno visto ed apprezzato.


Paracadutista Cristiano Tacioni!!! PRESENTE!!!!!!!!!!!!
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LIVORNO- C'era anche un Carrista in Congedo, Andrea Silenzi, tra noi paracadutisti il 23 Ottobre alla Vannucci. Giunto in rappresentanza anche di alcuni suoi commilitoni che si riferiscono al sito TERZA MAGLIO(clicca) .
Da qualche tempo erano in contatto con NOI perchè volevano entrare in contatto con Paracadutisti Reduci di El Alamein per conoscerli e ricostruire la storia che ha visto la loro divisione Ariete distrutta dopo una resistenza oltre l'umano.
Fratelli di Battaglia con i nostri sfortunati Leoni.

Hanno voluto rinsaldare questo antico vincolo tra carristi e Paracadutisti con questo primo,isolato e nobile gesto che ci auguriamo avrà  un seguito e che sarà  ricambiato.

Andrea ha partecipato alla nostra Commemorazione,rivolgendo un pensiero riverente sia ai Valorosi Carristi che ai Nostri Leoni, che combatterono fianco a fianco una battaglia sfortunata .
Tanto più di valore, il gesto di Andrea, se si considera che ha percorso dalle Marche oltre trecento chilometri per trascorrere poche ore con i nostri Leoni.
Andrea non è nuovo a questi "colpi di testa" : già  qualche mese orsono si è recato a sue spese in aereo a Marsala per incontrare uno tra gli ultimi sopravvissuti della Ariete.Un cultore delle tradizioni e dell'Onore del Suo Reparto.

Alcuni dei Nostri Leoni già  li conosceva "elettronicamente" : Telino Zagati,Emilio Camozzi ed alcuni altri.
( nella foto:Andrea Silenzi con Luigi Zagati, figlio-accompagnatore-compagno di avventura del roccioso Papà  Telino assente perchè impegnato nella sfilata).




Una presenza che ci fa capire come anche Andrea ed i Carristi come Lui sappiano scegliere tra le cose "giuste" e quelle comode, come noi facciamo ultimamente così spesso con le nostre iniziative.
Un amico che in Combattimento sarebbe stato leale, ardito e pronto.
Come Noi.Come i Carristi della Ariete che hanno lasciato ad El Alamein,come i nostri Paracadutisti, il loro sangue, pagati dalla Gloria.
L'accavallarsi degli impegni ci ha impedito di trascorrere tempo con Lui.Dalle poche parole scambiate possiamo affermare che è proprio UNO DI NOI.Stiamo studiando un imbrago particolare per farlo lanciare con il suo carro (come i carristi Russi)...


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Riceviamo dall'Amico istr.par. dt Catania DAVIDE CUPPONE:


Ciao Walter, devi sapere che fra i carristi eccellenti, ce ne era un altro ancora alla festa del 23, Carmelo Amadio, della Sezione di Catania inquadrato insieme al C.M. Art. Par. Giovanni Tardo; Carmelo Amadio, ad El Alamein era nella Divisione Ariete e stava da 4 anni in africa ( era infatti chiamato Carmelo l'Africano) ed il Colonnello Boffa lo volle a tutti i costi come suo autista perchè riusciva ad orientarsi nel deserto come nessuno. Da quì la passione di Carmelo per i Paracadutisti presso i quali si arruolò volontario alla fine della guerra nella Brigata Folgore diventando Paracadutista Militare ed uno dei primi a fare in italia i lanci Ritardati come lui li chiama. A distanza di 50 anni, quando l'185 è venuto a Catania per i vespri siciliani, proprio in quel periodo il 185° gruppo art. par. Viterbo diventò Reggimento e Carmelo Amadio fu di nuovo l'autista del 1° comandante del ricostituito 185° reggimento l'allora colonnello Giampietro ( ora come allora autista del comandante dell'185
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARACADUTISTI d'ITALIA
Sezione provinciale di Lucca
M.A.V.M. Duilio Rosellini


La sezione ANPd'I Lucca esprime grande soddisfazione e gioia per la riuscita del XXII° Raduno Nazionale dei paracadutisti. La partecipazione di oltre 5000 radunisti, lo spettacolo degli aviolanci e la commozione dei nostri reduci sono, per chi ha lavorato in questi mesi, la migliore ricompensa. Ci avrebbe fatto piacere vedere la città  con migliaia di tricolori e magari qualche striscione di benvenuto, che per motivi vari è mancato. Tra le alte cariche dello Stato invitate ma assenti solo il Presidente della Repubblica è giustificato, per motivi di salute: rivolgiamo al Presidente i migliori auguri e lo ringraziamo per il suo caloroso messaggio. Non dimenticheremo mai ciò che ha fatto per i paracadutisti e per tutti coloro che si sacrificarono ad El Alamein. Il sindaco ha scelto di non partecipare, come altri, ma è stato presente alla messa per S. Gemma ed ha partecipato al ricevimento del 23 sera, salutando i delegati Europei ed esprimendo il suo attaccamento alla sezione in modo assai più tangibile di tanti affezionati all'oratoria di piazza. Certo non è la prima volta che manca in occasioni di questo tipo, il che ci fa supporre ci siano ragioni personali che lo costringono a stare lontano dal palco al di là  del contenuto delle cerimonie. Ci dispiace, ma non ci sentiamo di criticarlo, perchè ha fatto molto per la nostra sezione e lo ha fatto per gratitudine, per averlo fatto diventare uno di noi. Qualcuno ha invece cercato di strumentalizzare politicamente il raduno, con messaggi di benvenuto tardivi e non autorizzati, utilizzando il nome dell'ANPd'I senza interpellarla, sfruttando il lavoro degli organizzatori per condividere un prevedibile successo: sono stati fermati. L'assenza di un "illustre toscano" ci è stata rappresentata come una sanzione per aver impedito di colorare politicamente il raduno. Lo terremo a mente quando andremo a votare. Ma i paracadutisti c'erano. Non ci faremo incantare da chi pensa di avere il monopolio del sostegno alle forze armate, da chi spesso ci chiede il voto raccontando che, se la mamma o la fidanzata avesse voluto, anche loro sarebbero oggi fieri parà . Ogni brevetto è stato pagato con la fatica e la preoccupazione di mamme, fidanzate e mogli, compresa quella del sindaco di Lucca. Chi non ha avuto la forza della nostra scelta di vita può ammirarci e sostenerci, ma non può certo presentarsi come la strada obbligata quando è tempo di elezioni. I paracadutisti italiani hanno saputo scegliere in tempi assai più duri, pagandone le conseguenze senza sconti, anche combattendo gli uni contro gli altri. Voglio ricordare che il nostro presidente onorario, Luciano Masi, reduce di El Alamein, dopo quattro anni di prigionia e sofferenze in un campo inglese, rifiutò la pensione di guerra perchè ritenne di aver fatto solo il suo dovere di paracadutista. Questi sono i nostri riferimenti morali. Assieme agli altri eroi, Beppe Martinelli, Duilio Rosellini, Mario del Carlo. Di loro abbiamo già  scritto e ne parleremo ancora a lungo. Con questi esempi nel cuore, nessun pifferaio può pensare di unirci al suo codazzo. Nessuno pensi di ricattarci o di sfruttare la nostra immagine per fare carriera. Abbiamo molto gradito il discorso della Prof. Ornella Vitali, che ha parlato per conto del sindaco, descrivendo la sua esperienza e quella del marito, medaglia d'argento ad El Alamein. Una signora che ha reso omaggio ai caduti là  dove sono sepolti. Grazie.
Il momento aggregativo del rancio di Paganico ( 1200 persone servite) è stato un grande successo. Ringraziamo gli alpini della sezione di Lucca-Pisa e Livorno, ma soprattutto il vice presidente Natali. Un segno di amicizia concreto, dovuto anche ai modesti sforzi di una delle rare penne nere dell'ANPd'I Lucca. Un alpino paracadutista non può chiedere di meglio che vedere le sue due anime vivere insieme nei sorrisi di questi giorni, nei canti e nel cameratismo. Non lo dimenticheremo.
Le preoccupazioni sul comportamento dei parà  si sono rivelate una pretestuosa bolla di sapone. Non avevamo dubbi, ora possiamo dirlo: abbiamo dato una lezione a chi voleva farci passare per gente incapace di disciplina. Adesso, i signori della Prefettura,i dirigenti della Questura, i politici dubbiosi, possono dedicarsi al prossimo incontro calcistico, alla prossima manifestazione "antagonista", pianificando accuratamente i deflussi di disonorevoli tifoserie o di aspiranti rivoluzionari di qualsiasi colorazione. Alle forze dell'ordine sul campo, il nostro ringraziamento. Ci auguriamo di poterli vedere con il paracadute sulle spalle, come molti loro colleghi iscritti all'ANPd'I. Ci sarà  qualche voce critica nei nostri confronti, è inevitabile. Chiediamo di utilizzarla in modo costruttivo, facendo di meglio alla prossima occasione e farci notare le nostre mancanze con fatti concreti che mettano in buona luce tutta l'associazione. Gli "schrappnel" polemici buttati in mezzo ai vari consigli, quelli anonimi sui siti internet, i mugugni alle spalle, tutto ciò che non ci aiuta a migliorare, cada nel dimenticatoio. Come è stato a Lucca, il grido FOLGORE ci unisca ancora in un altrà  città . Un ringraziamento particolare a tutti i parà  del 183° rgt par. NEMBO. Ci hanno fatto sentire una volta di più l'orgoglio di essere paracadutisti. Se ne sono andati cantando e marciando, impeccabili.
A tutti i partecipanti un cameratesco saluto, e un arrivederci alla prossima occasione, in cui metteremo alla prova le nostre notevoli potenzialità .
FOLGORE-NEMBO-MAI STRACK!
( a cura del alp.par.Filippo Marchini per conto della Presidenza di Sezione)
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24.10.04


IL CAIRO, - Solenni cerimonie si sono svolte ieri e oggi, presso i sacrari italiano e tedesco di El Alamein, per celebrare il 62/mo anniversario delle battaglie combattute da luglio a ottobre del 1942 sulla costa mediterranea dell' Egitto tra tedeschi e italiani da una parte e inglesi dall' altra. Gli scontri, conclusisi con la vittoria dell' armata britannica, secondo alcuni storici, segnarono l' avvio della fase conclusiva della seconda guerra mondiale. La cerimonia di oggi, con deposizione di corone di fiori sul sacrario dei caduti italiani e degli ascari libici ed etiopici che combatterono al loro fianco, sono intervenuti, tra gli altri, il comandante della scuola carabinieri, gen.Goffredo Mencagli, l' amm.Roberto Fusco, in rappresentanza della Marina Militare, cadetti della scuola militare di Modena e dell' accademia navale di Livorno e gruppo di reduci. Sottolineando l' importanza della ricorrenza e del valore della pace consacrato nei monumenti di El Alamein, l' ambasciatore d' Italia al Cairo, Antonio Badini, ha auspicato che la trasmissione dell' esempio dei caduti italiani alle generazioni future possa trovare una cornice più significativa in un mausoleo a modello di quello di Redipuglia per celebrare quello che si può definire il "D-Day" del Mediterraneo. Badini ha anche annunciato che il 12 novembre si svolgerà  a Roma un incontro per valutare la possibilità  di costruire un villaggio vacanze ad El Alamein, con l' accordo del Governo egiziano e la collaborazione delle altre comunità  internazionali interessate, che convogli flussi di turisti in quello che potrebbe divenire un nuovo polo turistico sulla costa mediterranea egiziana.

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LIVORNO- La solenne Commemorazione del 62mo della Battaglia di El Alamein non è stato un momento solo "pubblico" della Folgore.
Una sobria ma altrettanto intensa e sentita Cerimonia Militare si è tenuta sui cieli e nella zona lanci di Altopascio.
La mattina del 22 Ottobre la Folgore ha eseguito il tradizionale lancio di tutte le Bandiere, alfieri d'eccezione i Comandanti e primo alla porta il Br Gen COSTANTINO.
I preziosi contenitori,scortati dai loro Custodi, hanno varcato la porta di un g222.Il lancio vincolato non ha registrato alcun contrattempo.
La mattina del ricordo si è conclusa con una breve ed intensa cerimonia a terra,culminata con la lettura della Preghiera del Paracadutista.
Un doveroso momento "privato" di riflessione,la cui intensità  si può leggere sul volto degli ufficiali nelle fotografie.

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24 OTTOBRE 2004
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La Brigata Paracadutisti FOLGORE ha mietuto in due giorni una serie di successi che hanno emozionato e commosso le migliaia di Paracadutisti che sono intervenuti allo spendido fine settimana che il Comandante Br Gen COSTANTINO gli ha voluto regalare
Descriveremo gli avvenimenti "militari" in ordine di importanza,iniziando dalla mattina del 23, alla Vannucci.
Ecco il riassunto della vera e propia "maratona di emozioni",preannunciandoVi che ad ognuno sarà  dedicato uno spazio ed una esclusiva fotografica:

- LANCIO CON LE BANDIERE DI REGGIMENTO PORTATE DAI COMANDANTI
- INAUGURAZIONE DEL MUSEO
- CENA DI GALA
- FESTA DI SPECIALITA'
- ROTONDA DI ARDENZA: INCONTRO CON I PARACADUTISTI IN CONGEDO E LA POPOLAZIONE


LIVORNO -23 OTTOBRE -CASERMA VANNUCCI ore 10.45
Una foto, più delle altre, dà  il senso del successo della Cerimonia e della attenzione e stima che lo SME da qualche anno dimostra ai Paracadutisti: quella del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito(in apertura), il ten gen FRATICELLI, che con la sua presenza e le splendide parole di apprezzamento ed elogio ha spiegato alla Platea di Paracadutisti in servizio ed in congedo come "molti vorebbero fare ciò che Voi fate" e che "la prontezza e l'addestramento della Folgore sono elementi di certezza dell'Esercito Italiano".
Parole che il il capo di S.M.E. conforta da tempo puntualmente attraverso la scelta di uno staff dove la presenza dei Paracadutisti ( uno per tutti: il br gen BERTOLINI) sono in punti chiave della complessa struttura ministeriale.Una certezza per il futuro,oltre alla stima personale che il generale non manca mai di esternare in ogni occasione ufficiale e che è legata al suo Brevetto Militare di Paracadutismo appuntato sull'Uniforme.Il Ten Gen D'arrigo, Comandante delle FORZE TERRESTRI,la struttura che inquadra la Brigata Paracadutisti Folgore ha speso due giorni interi con il Generale Costantino, inaugurando dapprima il Museo il giorno prima e partecipando alla Serata di Gala della stessa sera al Circolo Ufficiali del CAPAR..

(nella foto il Comandante del COMFOTER,gen D'Arrigo con il MOVM G.Paglia, da Lui accolto ed abbracciato alla porta d'Onore della Vannucci)

Un altro elemento che aggiunge prestigio a questi due indimenticabili giornate di ADUNATA dei Congedati...

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(nella foto: il Comandante di Brigata,il Leone "libico" Armando Perna ed il Tcol PIERONI,capo della segreteria del Comandante,e grazie al quale i dettagli della manifestazione e della Staffetta sono stati curati in ogni particolare)

Ugualmente intenso l'intervento del Comandante della Folgore, che ha richiamato i Paracadutisti al loro ruolo primario di forza di elite, che deve eccellere "per D.N.A." proprio.

OLTRE TREMILA PARACADUTISTI
Tribune gremite ed il cortile che letteralmente straripava: una stima prudenziale parla di tremila spettatori. Siamo certi che erano molti di più.Ogni anno la Brigata aggiunge nuove tribune ed aumenta gli spazi a disposizione del pubblico, ed ogni anno rimane piacevolmente spiazzata dal loro aumento ..
I Paracadutisti in Congedo dimostrano così l'apprezzamento dei due Comandanti che in questi ultimi tre anni si sono succeduti alla guida della nostra Unità . Uno splendido spettacolo. Notata tra il pubblico,tra le altre, la bandiera del ricostituito nucleo "B.A.O", i famosi pipistrelli del GRACO, con il loro coordinatore ( con tanto di teleobbiettivo al lavoro), il par G.Merighi..



Il servizio di sicurezza era particolarmente rigido per la presenza delle massime autorità  dell'Esercito e delle numerose personalità  civili e militari intervenute ed ha impedito la mobilità  ai molti giornalisti e quella speciale di cui di solito gode il nostro sito.La impossibilità  di avvicinarsi troppo alle zone "calde" non ha permesso di avere foto della qualità  a cui i nostri lettori sono abituati.
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(nella foto: uno scorcio del Palco d'Onore.Il gen Romeo,comandante del 1° fod, a sinistra,con i suoi colleghi D'Arrigo e Fraticelli.Alle spalle il Vescovo di Livorno ed i Comandanti di altre istituzioni militari presenti a Livorno e Pisa)
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(nella foto nel palco d'onore,tra le Autorità ,il Gen cc Colavito con il Suo collega br Gen cc LESO, comandante della 2a Br Mobile.Grazie al Gen Colavito che si è fatto portavoce dei "suoi paracadutisti" con il Comando, i tedofori hanno corso con la scorta dei Carabinieri)


Il Comandante ed il responsabile dell'Informazione, tcol Mattiassi, hanno promesso,durante una visita al ns stand di Ardenza, di farci avere quelle scattate dai tre fotografi ufficiali: l'inc. mar. Boarino, ed i mlli Par Carone e Miletta.

La Cerimonia è stata aperta dall'arrivo della STAFFETTA PER I LEONI DELLA FOLGORE





( nelle foto: il drappello dei Tedofori di Tarquinia e Tradate muove dalla Lustrissimi,dove erano giunti poco prima per cambiarsi, per l'ultimo tratto attraversando il centro di Livorno.Un tedoforo d'eccezione,che ha chiesto di portare la Torcia negli ultimi chilometri prima della Vannucci, è stato il "grifo" Magg Gen MARTINELLI, ora nel Sinai su incarico ONU e già  Comandante,tra l'altro, della 6a cp GRIFI .Un personaggio speciale!)

Il Comandante Costantino ha dato all'evento centralità  ed importanza,confermando il gradimento della Brigata inaugurato dal brgen Bertolini.
Due dei 20 Tedofori che hanno corso ininterrottamente da Tarquinia e Tradate durante l'intera giornata del 22 e la notte del 23 hanno corso gli ultimi metri che li separavano dal Braciere delle Tradizioni dà ndo l'inizio alla intera Cerimonia.
Si è conclusa quindi nel modo più emozionante la splendida e massacrante avventura di ricordo dei Caduti ed omaggio ai Reduci della Folgore di cui il nostro sito è contemporaneamente sponsor,cronista e "tedoforo" .
Davanti platea di oltre 4000 tra paracadutisti e visitatori ed un palco di Autorità  al massimo livello civile e militare, mentre lo speaker spiegava il significato ed i dettagli del gesto dei 23 Paracadutisti coinvolti, i due tedofori hanno attraversato la Piazza d'Armi ed hanno raggiunto il Monumento ai Caduti ..
Li aspettava un blocco in tuta ginnica FOLGORE formato dai paracadutisti che avevano partecipato all'impresa e che facevano da "guardia d'onore" alla Fiamma.
Motivi di sicurezza ci hanno impedito di seguirne la corsa.Avremo la foto degli ultimi metri entro martedì, e la pubblicheremo.
Poco dopo il ten Gen FRATICELLI passava in rassegna le truppe e contemporaneamente salutava la Fiamma.
L'Onore ai Caduti delle Autorità  Militari, dei Reduci e del Comandante di Brigata creava un ulteriore momento di commozione .
La Fiamma rappresentava l'"anima" dei Leoni che avevano donato la vita in battaglia e nei campi di lancio, ed il momento che ognuno dei Tedofori aspettava dopo tanta fatica era giunto: il loro gesto era servito a rendere ancora più commovente e sentito l'atto di Omaggio..


(nella foto: i due tedofori,uno dei quali il par Luca Combattelli) che hanno percorso con emozione l'ultimo tratto verso il Monumento.Si nota alle spalle la figura del Gen FRATICELLI)



Un altro momento particolarmente denso di significati è stato il PREMIO FANTI DELL'ARIA, durissima gara fra reggimenti della Folgore.
A premiare il 185° RAO,primo classificato davanti al 9° rgt Col Moschin, il TCOL ALOI, calabrese, Ufficiale della Scuola di Castel Benito.Lo stesso Ufficiale aveva con commozione dato il suo patrocinio e contributo alla STAFFETTA PER I LEONI.



( nella foto :.Il tcol ALOI con emozione consegna il Trofeo che porta il nome della sua gloriosa unità  di Castel Benito)

Dopo la consegna di riconoscimenti e medaglie ad Ufficiali e Paracadutisti, la cerimonia si è avviata al termine.
Adunata, ammassamento e sfilata, con i nostri Reduci prima inquadrati nei Reggimenti e dopo a bordo dei veicoli hanno scandito, come da protocollo ( di successo), gli ultimi minuti della giornata che ricorda la Battaglia di El Alamein.



Problemi metereologici hanno impedito il lancio deI GONFALONI E DELLE BANDIERE, ma il pubblico, con il suo lungo e scrosciante applauso quando i reparti abbandonavano cantando il Piazzale ha dimostrato di aver apprezzato tutto il resto.
Una splendida mattina.Grazie Folgore!Grazie Comandante!Grazie Ufficiali,Sottufficiali e Paracadutisti che avete organizzato e condotto questa Cerimonia.
Un grazie dalla Redazione e dalle centiniaia di Paracadutisti che nella nostra postazione ad Ardenza hanno confermato la nostra impressione.



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TRADATE ORE 20 DEL 21 Ottobre - Con pioggia scrosciante ( è "tradizione" di Tradate "bagnare" i Paracadutisti) è partita la fiaccola che oggi, alle ore 12 era già  sul Passo della Cisa, presa in carico a Fidenza dai paracadutisti parmensi.
(nelle foto: i Paracadutisti di Milano e Tradate nel loro Sacrario accendono la fiaccola che partirà  scortata da un Carabiniere con brevetto di Paracadutista in servizio. Sotto: quelli di Roma a Tarquinia la mattina del 22 )
( nella foto sotto: il par.Sensoli, leggendaria figura della Folgore RSI, accende la Torcia della Staffetta per i Leoni della Folgore)




(sopra: Il br Gen Merlino assiste commosso alla benedizione della Fiaccola in partenza dal cimitero monumentale di Tarquinia, dove si trova la Cappella dei Paracadutisti)



Il drappello di Tarquinia si è mosso alle ore 10.00 alla presenza di varie autorità  cittadine e di due Paracadutisti eccellenti: il br gen MERLINO ed il Gen cc COLAVITO che si sono uniti ai Paracadutisti di Tarquinia e Viterbo nella preghiera per tutti i Paracadutisti Cdauti ed in onore dei quali i tedofori sono partiti.
Le fiamme di Tarquinia e di Viterbo si sono fuse sotto lo sguardo commosso della MAVM Raoul Di Gennaro e di un manipolo di paracadutisti Siciliani che rappresentava l'istruttore Libico tcol ALOI, ed il piccolo corteo è partito per compiere il gesto che due giovani paracadutisti romani hanno definito " il nostro dovere


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LIVORNO- Festa in casa del Col Vanini per la laurea in Scienze Politiche con 110 e lode della figlia Eva conseguita ieri 14 Ottobre.
La D.ssa Eva ha già  in corso la domanda per essere ammessa all'Accademia Marescialli, è in possesso di porto d'armi e pratica diverse discipline sportive. Felicitazioni e complimenti.

(il raggiante (papà ) Ten.Col. VANINI Claudio, in un tipico locale senese, festeggia il conseguimento della laurea in s.politiche della figlia Eva.



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