40 ANNI DEL CENTRO SPORTIVO ESERCITO
6 Mar 2006
Autore: Walter Amatobene


1966-2006 : 40 anni di Paracadutismo da campioni col basco amaranto.


di Walter Amatobene

CA.PAR- PISA-VENERDI 3 MARZO - ORE 19.30- La Folgore ha reso omaggio ai suoi campioni del CSE -la sezione paracadutismo sportivo - con un incontro nelle sale del circolo ufficiali del Ca.Par,la Caserma della Folgore dove ha la sede, da sempre, il più titolato gruppo sportivo dell'Esercito.

Da "squadra acrobatica" degli anni '60, a "Centro Sportivo Esercito" come si chiama dal 1973, sono 15, ad oggi, tra atleti ed allenatori, i Paracadutisti che portano nel mondo i colori della Folgore.

Sono decine i titoli conquistati,militari e "civili,dalla squadra e dai singoli atleti. Il cap Filippini,ad esempio, è Campione del mondo di precisione per due anni consecutivi. Un record.

Dopo avere dato un'occhiata al medagliere, avremmo intitolato la serata, parafrasando una famosa canzone di Ligabue "Una vita da Campioni", per quello che abbiamo appreso e che non sapevamo - a causa della loro naturale tendenza al "basso profilo"- di questi Paracadutisti che appartengono all'elite MONDIALE della specialità .



Compie quindi 40 anni, celebrati con tanto di torta e brindisi, una struttura che -"rappresenta per la Folgore e per il Paracadutismo quello che, ad esempio, la Ferrari è per il mondo dell'automobilismo, ovvero ricerca, innovazione, eccellenza e progresso tecnico e didattico, che innalza la qualità  media del paracadutismo militare e quindi dell'Esercito"-, per usare le parole del Gen Brig. Antonio Satta, che ha salutato gli ospiti in apertura.










Parole confermate, subito dopo la visione di uno splendido DVD promozionale prodotto per l'occasione, anche dal Gen. Div. Ridino, Comandante del 1° FOD, struttura ai cui ordini è la Folgore, che nel suo saluto ha sintetizzato così il motivo della sua presenza :- "grazie a questi atleti viene trasmessa in Italia e nel mondo una immagine di efficienza, spirito di servizio e qualità  della Forza Armata, ma anche, e soprattutto, dell'Italia, ed è per questo che ho voluto partecipare, portando anche i saluti del Comandante del Comfoter, il Gen. C.a. Job, che non ha potuto intervenire per motivi tecnici".



Numerosi gli invitati, tra cui quasi tutti gli atleti della "vecchia guardia" e molti giornalisti. Avrete notato come,da qualche tempo, la Folgore ed il Cse facciano notizia, Olimpiadi incluse, ed è un piacere apprezzare la qualità  delle "uscite" mediatiche della Brigata; risultato di un lavoro di squadra, voluto dal Comando ,che coinvolge il Media Combat Team e l'Ufficio relazioni esterne e che sta dando ottimi frutti.


Il riconoscimento ai Campioni Mondiali di Paracadutismo ha messo quasi in imbarazzo gli atleti ed il loro Comandante, il Magg. Antonio Squadrone. Abituati a vincere si ,ma anche a tornare in Caserma silenziosamente e lavorare duro per la prossima gara e poco avvezzi a parlare di sè.

Prova ne sia che molti conosceranno da vicino le loro imprese solo grazie a questa iniziativa voluta dal Gen Brig Satta e coordinata dell'Ufficio Stampa e Relazioni esterne.

Il Ten. Col. Mattiassi, portavoce della Folgore e Responsabile di questa funzione, dopo avere annunciato che tralasciava di leggere, per la sua lunghezza, tutto il lunghissimo elenco di titoli conquistati dal Comandante del Cse, lo ha invitato al microfono per salutare gli invitati:

-"Nonostante indossiamo frequentemente tute ginniche"- ha detto il Magg. Squadrone- "non ci dimentichiamo di essere Paracadutisti della Folgore e non perdiamo occasione di calzare il nostro Basco Amaranto, fieri di essere militari e di portare lustro alla Brigata Paracadutisti. La nostra specialità  richiede un lavoro duro e sacrifici personali di alto livello. Quelli che mi aveva preannunciato, nel 1982, il Comandante del Cse di quel tempo, dicendomi che sarei arrivato forse ad odiare il lanci, per il tanto lavoro che avrei dovuto fare. Non è stato così, ma è innegabile che i nostri ragazzi svolgono un lavoro intenso che richiede dedizione totale e che certe volte ti fa sentire stanchissimo. Ringraziando chi ci consente, ai livelli superiori, di poter lavorare in questa splendida attività , non posso non ricordare i grandi campioni presenti in sala, che ci hanno preceduto ed hanno letteralmente costruito dal nulla l'eccellenza che abbiamo ereditato"-.



Il magg Squadrone brinda con il Col Ottaviani,uomo chiave del paracadutismo militare negli anni 70. Presente e passato del Cse


Il Magg Squadrone proviene dalla "gavetta". Dopo l'arruolamento e la vita di reggimento, inclusa una lunga missione in Somalia, ha dedicato oltre vent'anni all'agonismo. Il Fratello, il m.llo Giorgio Squadrone, è un altro atleta (plurititolato) del team. Famiglia di campioni, quindi, se si pensa che anche la moglie di Antonio Squadrone è Campionessa di Paracadutismo.

Un'altra serata "stile Folgore" dove, per l'ennesima volta, la sala era affollata da "uomini-esempio" e campioni di ieri e di oggi. Militari che hanno lavorato, e lavorano, con entusiasmo. Una "punta" di Iceberg, al di sotto della quale c'è una organizzazione ed uno staff col Basco Amaranto.




Come abbiamo preannunciato all'inizio, per l'occasione è stato prodotto un magnifico DVD, il cui "promo" di alcuni minuti è stato proiettato in sala, che ne racconta per immagini la travolgente storia. Ne pubblichiamo alcuni fotogrammi in prima pagina ed altri IN QUESTA GALLERY ( clicca). Entrambe le pubblicazioni non rendono giustizia alla qualità : altissima nel DVD e ,purtroppo, scadente in questi fermo-immagine "artigianali". Esse lasciano comunque intuire l'eccezionalità  e spettacolarità  di alcuni lanci.



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