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Pubblicato il 13/07/2018

1\4 LUGLIO 2009 – 14 LUGLIO 2018 – CAMPOBASSO RICORDA IL GUASTATORE PARACADUTISTA CMS ALESSANDRO DI LISIO

targa.marmo.DiLisio

CAMPOBASSO – A nove anni dalla sua scomparsa, il sindaco di Campobasso, Antonio Battista ricorda il Guastatore Paracadutista CMS Alessandro Di Lisio.

Le parole del sindaco:
“Ricordo due grandi ali di folla. In quel caldo pomeriggio di luglio, davanti al Comando Esercito Molise, c’era davvero tanta gente. Soprattutto giovani, raccolti in un religioso silenzio. Poi ricordo l’arrivo del carro funebre, il lungo e commosso applauso e gli occhi pieni di lacrime di quanti continuavano a fissare il feretro di Alessandro Di Lisio. Un forte abbraccio con cui Campobasso volle omaggiare un suo figlio che non c’era più, ma che aveva dato prova, a soli 25 anni, di avere coraggio e soprattutto di credere nella solidarietà, nell’impegno civile e militare. Valori tanto importanti per lui da decidere di partecipare ad una delicata missione di pace in Afghanistan.

Una missione che per Alessandro si è conclusa il 14 luglio del 2009. In quella terra così difficile il paracadutista ci era arrivato da qualche mese. Alla famiglia raccontava di stare bene, non voleva che si preoccupassero per lui.
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Ma il 14 luglio di nove anni fa, i suoi progetti si infrangono lungo una polverosa strada, a 50 chilometri da Farah: lo scoppio di un ordigno non gli lascia scampo, per lui non c’è nulla da fare. La notizia si diffonde prestissimo e arriva in un lampo fino a Campobasso. Su televisioni e giornali rimbalzano le terribili immagini girate in Afghanistan: un colpo al cuore. Il Molise piange e si stringe accanto alla famiglia del valoroso paracadutista che in silenzio ha affrontato una simile tragedia. Un dolore che gli anni non ha lenito, ma che sin da subito i campobassani hanno trasformato in ammirazione, in orgoglio.

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Un esempio quello di Alessandro che continuerà a vivere grazie anche al Comitato, presieduto dalla mamma Dora, che opera in onore del figlio e di quanti hanno perso la vita nelle missioni umanitarie. Alla signora Di Lisio e all’intero Comitato vanno i miei più sentiti ringraziamenti per il prezioso lavoro che stanno svolgendo, un lavoro che permetterà di mantenere viva la memoria di chi non c’è più per aver cercato di migliorare questo mondo”.

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