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Pubblicato il 16/01/2017

2005: FINISCE LA LEVA- SODDISFATTI IL MINISTRO ED IL CAPO DI SME DELL’EPOCA

PARMA- Il calendario dell’Esercito per l’anno 2005 fu presentato come un omaggio al servizio militare di leva. I più attenti lettori ricorderanno che tra i vari personaggi cui è stato chiesto di indossare la uniforme, compariva un Renzo Arbore con sorriso quasi divertito e pistola a tracolla – mai visto indossarla in quel modo- sulla “desertica” da Paracadutista della Folgore della seconda guerra mondiale.Fuori tema.

Alla presentazione assistettero il ministro della difesa Martino ed il capo di Stato Maggiore dell’ esercito, generale Giulio Fraticelli.
Il ministro della difesa dichiarò in quella occasione :
«La fine della leva obbligatoria rappresenta per migliaia di nostri giovani la fine di un incubo, perché proprio quando stavano per entrare nel mondo del lavoro, venivano raggiunti dalla cartolina-precetto. Ora invece, la leva volontaria rappresenta una occasione di inserimento nel mondo del lavoro».

Il generale Fraticelli ha parlato di «una fase molto importante che sfocerà nel 2005 con la completa professionalizzazione delle nostre forze armate». Ogni mese del calendario 2005 era dedicato ad un noto personaggio dello spettacolo, che racconta i suoi ricordi legati alla divisa. Si comincia con Massimo Ghini, arruolato del 1975 nei Granatieri di Sardegna e si finisce con Paola Saluzzi,mai stata sotto le armi. Racconta allegra: «essendo la figlia di un ufficiale è come se avessi fatto il servizio di leva anch’ io».

In altre parole ricordiamo che fu quasi una festa per chi voleva catturare la benevolenza degli elettori, ma i cui permanenti danni sociali stiamo pagando per avere annullato un efficiente sistemna di controllo medico e caratteriale dei giovanni diciottenni.

Nel frattempo si è creato un esercito “invecchiato” la cui età media supera i 30 anni.
Ottimo per ruoli di protezione civile. Un pò meno per la difesa armata dai (tanti) pericoli cui è sottoposto il popolo italiano.

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