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Pubblicato il 05/06/2017

203 ANNI DEI CARABINIERI – IL MESSAGGIO DEL GENERALE COMANDANTE

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203mo anniversario dell’Arma dei Carabinieri
Lettera alla stampa
L’Arma dei Carabinieri è impegnata in missioni internazionali con circa 500 unità, cui si aggiungono gli oltre 450 Carabinieri che presidiano gran parte delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero, i neonati «Caschi blu della cultura», la collaudata Unità Multinazionale Specializzata (MSU) pensata dall’Arma e schierata per la prima volta nel 1998 in Bosnia che, tuttora impiegata in Kosovo, costituisce il modello di riferimento nel peacekeeping. La formazione delle Forze di polizia straniere è l’attività per noi più impegnativa. Il Centro di Eccellenza (CoESPU) istituito a Vicenza sotto egida Onu in sinergia con il Dipartimento di Stato Usa e il Centro Nato SP COE sono gli unici Centri nel mondo dove si fa la dottrina e la formazione in materia di polizia di stabilità. Solo il CoESPU ha accolto 10 mila frequentatori (funzionari, ufficiali e sottufficiali) di 108 Paesi. Formatori, i Carabinieri lo sono soprattutto sul campo. La Task Force presente in Iraq dal 2015 ha formato ad oggi circa 8.500 agenti della polizia federale e di quelle provinciali, con moduli che spaziano dalle tecniche professionali di base alle attività di intelligence criminale, protezione del patrimonio culturale e antiterrorismo. Poi ci sono i corsi semestralmente erogati nel Corno d’Africa (circa 2.500 i frequentatori somali e gibutini), in Palestina d’intesa con la locale Autorità Nazionale, Israele e Usa (circa 1.500 i beneficiari), in Mali, Afghanistan, Libano. Sono attività sempre svolte su richiesta dei Paesi interessati o delle Organizzazioni Internazionali, condotte con l’impronta distintiva del più assoluto rispetto dei diritti umani. Ricordo i ripetuti elogi pubblici (per ultimo l’inviato speciale del presidente Usa per la lotta allo Stato islamico, Brett Mc Gurk, a proposito dell’impegno in Iraq), e gli accordi di cooperazione siglati con 15 Paesi africani. Mi preme portare tutto ciò all’attenzione dei lettori, nel rispetto degli appartenenti a tutte le forze armate e di polizia italiane che rischiano la vita in Italia e all’estero perché tutti possiamo vivere in un mondo più libero. Generale Tullio Del Sette , Comandante Arma dei Carabinieri

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