ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 06/11/2014

CONCLUSA L’ESERCITAZIONE “SHARDANA”: UN CONTESTO ADDESTRATIVO ADERENTE A NUOVI SCENARI DI IMPIEGO.

CONCLUSA L’ESERCITAZIONE “SHARDANA”: UN CONTESTO ADDESTRATIVO ADERENTE A NUOVI SCENARI DI IMPIEGO.
(di Alfonso Mazzuca)

Si è appena conclusa l’esercitazione denominata “SHARDANA”, che ha visto impegnati in Sardegna, presso il poligono di Capo Teulada (CA), diversi Reparti di Artiglieria – tra i quali anche il 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti – sotto la direzione ed il coordinamento tecnico della Scuola di Artiglieria, per un addestramento volto all’impiego anche di sistemi d’arma a tiro ricurvo.

L’esercitazione si è svolta grazie al fondamentale contributo operativo del 6° Reggimento di Manovra (REMA) – unità del Combat Service Support della Brigata Paracadutisti “Folgore” – impegnato già dal mese di settembre per fornire l’adeguato supporto logistico.

L’unità logistica, col concorso di alcune figure tecniche appartenenti ad altre unità partecipanti all’esercitazione, ha praticamente reso possibile, sia pur ancora in via sperimentale, la costituzione di un’ulteriore unità di tipo “frame work” denominata “Centro Logistico di Supporto” (CLS), posta altresì alle dipendenze del Ten. Col. Davide OPPO, Comandante del Battaglione Rifornimenti del 6° REMA. Organicamente, l’unità è stata articolata su una sala operativa logistica, con la cellula personale, movimenti e trasporti, mantenimento e rifornimenti, due Compagnie di manovra, una supporti generali ed una tramat (trasporti e materiali).

Ai circa 200 militari del CLS sono stati affidati i compiti di supporto logistico a tutte le unità impiegate ed in particolare la gestione transiti da porti ed aeroporti, l’allestimento dell’accampamento con relative zone servizi, l’allestimento e la vigilanza dei posti comando e di direzione esercitazione, i rifornimenti (viveri, carburanti, munizioni, etc.), i trasporti, gli interventi d’officina, il recupero dei mezzi in avaria, il supporto sanitario ed ogni altra necessità di real life.
L’imponente compito logistico, brillantemente assolto dagli uomini del 6° REMA, può meglio essere compreso semplicemente immaginando gli sforzi consequenziali ai seguenti numeri:

– 1000 unità (appartenenti ad esercito, marina ed aereonautica) gestite negli arrivi e nelle partenze, cui è stato assicurato alloggiamento in accampamento con i relativi servizi;
– 2500 metri lineari di garage, di vettori navali, occupati per il trasferimento di circa 500 mezzi tra gommati e cingolati;
– 80 interventi d’officina.
A tutto ciò deve aggiungersi l’approvvigionamento, il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione del munizionamento alle artiglierie impiegate a fuoco, tra cui M109, PZH2000, mortai da 120 mm e razzi contro carro Folgore.
Per quest’ultima attività, sono state attuate le modalità previste dalle nuove procedure tecnico-tattiche dei rifornimento a “contatto” – messe a punto proprio dal 6° REMA nei mesi scorsi, in occasione di una precedente esercitazione denominata “diam l’ali alla vittoria” – a favore dei Reggimenti Paracadutisti della Brigata “Folgore”.
In particolare, simulando un contesto WAR-FIGHTIG ed utilizzando autocarri tattici e container adibiti al trasporto di merci pericolose, gli uomini del Ten. Col. Davide Oppo hanno realizzato un posto distribuzione avanzato, così attivando un rendez-vous point logistico ove è stato effettuato il link up con le unità combat support.
Il sostegno aderente e costante alle unità di Artiglieria ha garantito una corretta condotta dell’esercitazione, alla cui fase conclusiva hanno partecipato, il 30 ottobre ultimo scorso, anche il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo di Armata Claudio Graziano ed il Comandante di Comfoter, Generale di Corpo di Armata Alberto Primicerj.
Gran parte del 6° REMA è rientrata in sede soltanto ieri (5 novembre), mentre un nucleo gestione transiti del Reggimento è ancora in Sardegna, e sarà l’ultimo a lasciare l’isola al fine di poter agevolare e coordinare il rientro ai Reparti, con i vettori aerei e navali, dei numerosi mezzi e materiali impiegati.
L’esercitazione, dunque, è stata un ulteriore banco di prova che ha permesso di verificare l’addestramento e la bontà delle procedure tecniche utilizzate dal 6° REMA, atte a garantire la capacità di supportare la “proiettabilità” di grandi unità, in un’ottica moderna e secondo nuove esigenze.
Infatti, la Brigata Folgore è ormai tornata ad avere una componente logistica organica, proprio grazie al 6° Reggimento di Manovra che, assieme ad altri due importanti Reparti di grandi tradizioni ed elevata operatività, quali il 3° Savoia Cavalleria ed il 185° Artiglieria Paracadutisti, rappresenta non soltanto un’importante risorsa, ma anche – come ha già avuto modo di sottolineare il Generale Lorenzo D’Addario – una formidabile sfida per il Comando Brigata.

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