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Pubblicato il 29/10/2016

74mo DI EL ALAMEIN A PISA IN ONORE DEL CORAGGIO DEI NOSTRI LEONI

foto sopra: I PROTAGONISTI DI OGGI DEVONO ESSERE E SONO STATI I LEONI DI EL ALAMEIN, SEI DEI QUALI PRESENTI A PISA: CARLO MORELLI , GIUSEPPE DEGRADA E MARIO GUERRA (FOTO SOPRA) GIUSEPPE BAROLETTI ( SOTTO a sinistra ) PASQUALE PIZZUTI (dx) E SANTO PELLICCIA
foto dei Leoni in alto cortesia di Rudy Hauff. Foto del Leone Baroletti : Paolo Frediani Fotogallery : a cura di walter amatobene

barolettipizzuti

MIGLIAIA DI PARACADUTISTI ASSISTONO ALLA CERIMONIA
IL MEDAGLIERE ANPDI SCHIERATO A FIANCO DEI REGGIMENTI
140 LABARI IN PIAZZA D’ARMI

PARMA- Un successo cui siamo abituati, quello sancito dalla partecipazione di migliaia di paracadutisti alle celebrazioni che la Folgore ha dedicato al 74mo della battaglia di di El Alamein, oggi a Pisa.

IL MEDAGLIERE ANPDI SCHIERATO INSIEME ALLA FOLGORE

Una mattina che si racconta da sola guardando le immagini delle affollatissime tribune che guardavano Piazza El Alamein , dove un Reggimento di formazione faceva da “picchetto d’onore” alle Bandiere di Guerra e al Medagliere ANPDI , schierato per la prima volta insieme a loro, dopo essere stato lanciato sullo stesso decollo, il 21 ottobre ad Altopascio, come avviene dal 2009. Presente e passato insieme, in segno di coesione tra baschi amaranto in congedo e dell’ANPDI con quelli in Armi. La Celebrazione -ha detto- ricorda i “Leoni” della “Folgore” e testimonia le qualità del paracadutista italiano: onore, sacrificio, lealtà, dedizione, generosità: valori che hanno reso grande il nostro Paese nel mondo.
Aquila 1 ha pronunciato il suo discorso a braccio.

STAFFETTA DEGLI IDEALI- MOMENTO DI COESIONE TRA LE SEZIONI E TRA I PARACADUTISTI
I tre tedofori in rappresentanza delle scuole di paracadutismo Tarquinia (1937), Tradate (1943) e Viterbo (1947) hanno percorso il piazzale tra gli applausi ed hanno acceso, come da 13 anni a questa parte, il Braciere che li attendeva davanti all’Ara. 330 chilometri per Tradate, 290 per Viterbo- Tarquinia.
Il testimone di Tradate era passato tra le mani di tante sezioni che hanno schierato lungo il percorso decine e decine di paracadutisti ANPDI, offrendo a tanti la possibilità di ricordare orgogliosamente una impresa “bella e difficile”.
Un sentito grazie lo mandiamo da quasta pagina a chi ha condiviso con i nostri lettori le immagini emozionanti delle tratte “nord”. Un grazie all’alpino paracadutista Millefanti, presidente di Tradate,  che ha seguito  l’intero percorso  ed  un grazie al Presidente della sezione AnpdI di Viterbo, Vittorio Bartoletti per le immagini della tratta da Viterbo a Tarquinia, corsa dai Paracadutisti in servizio alla scuola sottufficiali e dai soci della sua sezione , coordinati dal DT MAVM Giampiero Monti.

Sono  Paracadutisti che hanno  spirito di squadra , come  ci si aspetta dalla “Famiglia” ANPDI e che considerano  la Staffetta un patrimonio di tutti noi.


ENTUSIASMO SUGLI SPALTI

“Una giornata speciale”, ricordava il generale Vannacci, parlando della presenza dei nostri Leoni Morelli, Degrada , Guerra e Pelliccia.

Emozionante veder parlare insieme i primi tre, che hanno assistito commossi e composti alla cerimonia.

“Un giorno speciale” per i tanti baschi amaranto sugli spalti , che hanno sottolineato ogni passaggio con applausi e tanti Folgore!.
Una giornata speciale – ha detto ancora una volta il comandante- per l’affetto che i Paracadutisti in Armi hanno “visto e sentito” anche stavolta e per la presenza dei 140 Labari delle sezioni italiane dell’ANPDI.
Dopo il FOLGORE! di Aquila 1 , i Paracadutisti in armi hanno intonato le strofe della canzone “Sui monti e sui mar”, mentre dagli spalti partivano raffiche di “Folgore!” urlate a squarciagola “a tripletta”.
Anche il lancio è stato perfetto. Sei istruttori del Capar, usciti da un NH90 in un cielo azzurro, con vento “giusto” hanno portato in volo In volo la bandiera gigante italiana ( 150 metri) , quella della Folgore ed i fumogeni che dipingevano l’aria.
Santo Pelliccia ha “forzato” il protocollo, andando verso le bandiere che stavano uscendo dallo schieramento e salutandole mentre sfilavano, con il suo abbigliamento che riproduce la uniforme di El Alamein e generando gli applausi delle tribune.

UN VERO E PROPRIO “DOPO FESTA” IN FAMIGLIA
Lo stesso clima spensierato e festoso lo si è avvertito anche nel “dopo festa”. Musica della Banda dei Congedati, canti, allegria, salumi con tanto di affettatrici “aviotrasportabili”, bicchierate offerte ai tanti visitatori che, come avviene nelle feste, passeggiavano da stand a stand per assaggiare quello che avevano da offrire.
Nello tesso piazzale c’erano anche diversi stand di Reggimenti e delle aziende sponsor.
Un blindato centauro faceva bella mostra di sè con il suo equipaggio che consentiva ai bambini di scattare foto ricordo.



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