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Pubblicato il 11/02/2018

ACCADEMIE: 8MILA DOMANDE PER 140 POSTI. LE DONNE CANDIDATE SONO IL 25%

Il generale Claudio Mora, sottocapo dell’Esercito Italiano parlando con ADKRONOS ha riferito alcune interessanti informazioni sulle tendenze dei giovani che vogliono diventare Militari.
Aumentano le domande per le accademie militari. Lo scorso anno per i 140 posti messi a disposizione dall’Accademia dell’Esercito a Modena, hanno fatto domanda in 7.989 tra cui 1651 donne che l’anno precedente sono state 1478. Per quella dell’Aeronautica militare a Pozzuoli, per 81 posti le domande 2017 sono state poco più di 5.000 di cui 1311 donne, erano 998 l’anno precedente. In lieve calo, invece, le domande per l’accademia Navale dove, le 6.185 domande del 2016, di cui 1433 donne, nel 2017 diventano 5.732 (1372 donne).
Le domande per l’accademia militare dell’Esercito, con 140 posti disponibili ogni anno, sono sempre oltre otto mila.
I futuri comandanti avranno una carriera affascinante . Le donne sono poco meno del 7%. Per il 2018 su circa 8.100 domande il 22%e erano donne. L’Italia non esclude le donne dal combattimento. Altre nazioni come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti vengono da noi a capire come abbiamo fatto.

Il percorso universitario militare ”è più complesso rispetto a un piano di studi normale perché deve muovere in due direzioni – sottolinea Mora – quella dell’etica e della morale e della capacità culturale e professionale”.

Ai giovani ufficiali dell’Arma sono stati introdotti, fra le varie discipline, lo studio del diritto canonico, con cenni allo studio della storia e del diritto islamico. Materie necessarie a comprendere meglio la cultura e i popoli con i quali i militari vengono a contatto durante le missioni internazionali nelle quali l’Italia partecipa.
Ciò che caratterizza un cadetto non è la formazione culturale quanto quella etico-morale.

”Il cadetto deve essere un grande professionista ma prima ancora deve avere una morale ed etica molto forti. L’etica deve essere la base del giovane soldato e del futuro leader – sottolinea il generale Mora – Questi allievi, futuri ufficiali, un domani saranno al comando delle unità, saranno dei leader che non opereranno solo all’interno della nazione ma anche al di fuori e quindi devono essere sempre pronti a rispondere a qualsiasi esigenza con grande flessibilità e con intelligenza”.

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