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Pubblicato il 08/11/2017

AFFILE : CONDANNATI IL SINDACO E DUE ASSESSORI PER L’EDIFICIO DEDICATO AL CONCITTADINO RODOLFO GRAZIANI GENERALE FASCISTA

grazianiIeri mattina 7 Novembre il giudice ha condannato in prima istanza il sindaco Ercole Viri e due assessori della sua giunta, Giampiero Frosoni e Lorenzo Peperoni, rispettivamente a otto e sei mesi per il reato di apologia di fascismo per avere dedicato un edifico al concittadino Rodolfo Graziani, generale fascista. Graziani fu governatore della Cirenaica durante la riconquista della Libia (1930-1931), guidò l’invasione dell’Etiopia e ne divenne viceré (1935-1937). Divenne comandante delle forze armate della Repubblica di Salò durante la guerra civile del 1943-1945.

Il processo si era avviato dietro una denuncia presentata dall’Anpi, alla quale si erano associati i Comuni della Resistenza, da Marzabotto a Sant’Anna di Stazzema.
L’avvocato Francesco Mandarano che rappresenta i Comuni medaglia d’oro, invece, lamenta che il giudice ha ignorato la richiesta di confisca del monumento. La Procura nel frattempo fa sapere che andrà in appello viste le richieste di pene maggiori.
Poco dopo la sentenza alcuni esponenti regionali di Fratelli d’Italia si palesavano per manifestare solidarietà al sindaco Viri. «Una sentenza ingiusta». Dalla parte opposta si è levata la voce del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che riassumeva il percorso burocratico del monumento, peraltro finanziato con denaro pubblico. Circa 130 mila euro. «Già a luglio un’altra sentenza, sempre del tribunale di Tivoli, ci aveva dato ragione perché l’amministrazione comunale di Affile non aveva provveduto a cambiare l’intitolazione. Intitolare a Graziani quel monumento è stato un atto improprio da parte del sindaco che ha usato fondi regionali per celebrare un criminale. Si provveda a cancellare questa vergogna dalla nostra regione».

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