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Pubblicato il 11/03/2014

AFGANISTAN: CAMBIO AL COMNDO DEL TEAM CHE ADDESTRA L’ESERCITO AFGANO


Herat . Passaggio di consegne ieri a Herat tra il colonnello Marco Avaro ed il parigrado Ciro Chirico alla guida del Military Advisory Team (MAT), l’unità del contingente italiano di ISAF incaricata della formazione dei militari dell’esercito afgano che, contestualmente alla fase finale della transizione, prevista entro la fine del 2014, si apprestano ad assumere la responsabilità della sicurezza nel Paese.
Durante la cerimonia, svoltasi nella base di “Camp Zafar” alla presenza del comandante del Regional Command West, generale Manlio Scopigno, e del vicecomandante del 207° corpo d’armata, generale Ghulam Mustafa Sedeqi, il colonnello Avaro ha tracciato un bilancio degli oltre cinque mesi trascorsi “spalla a spalla” dal Military Advisory Team con i soldati dell’esercito afgano.
“Mesi intensi”, ha sottolineato il generale Scopigno, “durante i quali ogni attività è stata concepita ed organizzata dal Military Advisory Team per affinare la già solida capacità del sempre più motivato esercito afgano”. Continua il generale: “Garantire, in maniera autonoma, la sicurezza nella regione occidentale, è il presupposto fondamentale per il progresso sociale, economico ed istituzionale del Paese”.
Procedure sulle comunicazioni radio, lezioni di informatica, identificazione e disattivazione degli ordigni esplosivi improvvisati (Improvised Explosive Device – IED), ma anche “ground medevac” per l’evacuazione medica dei militari feriti via terra, programmi “train the trainer” per la formazione dei futuri istruttori militari afgani, molti dei quali donne, sono solo alcune delle attività di consulenza e di assistenza svolte con successo dai militari del contingente italiano di ISAF nei confronti delle forze di sicurezza afgane che, il 5 aprile prossimo, saranno chiamate a vigliare sul regolare andamento delle elezioni presidenziali, test cruciale per confermare le autonome capacità di controllo del territorio e scongiurare la minaccia di eventuali episodi di recrudescenza terroristica.

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