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Pubblicato il 27/02/2017

AFGANISTAN: IL MEGA-GASDOTTO VA AI TEDESCHI.

KABUL Le autorità afghane hanno dato ufficialmente dato il via ai lavori per la costruzione del gasdotto Tapi, che porterà gas dai giacimenti del Turkmenistan verso Pakistan e India attraverso l’Afghanistan. All’Italia, che conta su aziende specializzate e famose per la posa di queste linee, non ci risulta sia stato assegnato alcun lavoro.
In una cerimonia svoltasi nel palazzo presidenziale, è stata ufficialmente proclamata vincitrice dell’appalto la compagnia tedesca Ilf, che ha firmato un accordo con la Afghan Gas riguardante i lavori preliminari di ingegneria e design del gasdotto.

Avviato 22 anni fa, il progetto che prevede il trasferimento dai pozzi Galkynysh del Mar Caspio verso l’Asia meridionale di 33 miliardi di metri cubi di gas all’anno è in forte ritardo a causa soprattutto dei problemi di sicurezza che comporta il passaggio del gasdotto in territorio afghano per 735 dei 1.814 complessivi del suo percorso.

Commentando la firma che avvia il progetto, la ministro delle Miniere e del Petrolio afghano, Ghazal Habibyar, ha ricordato che la prima fase durerà un anno e riguarderà temi legati a sicurezza, perfezionamento di accordi, pianificazione e design, studi ambientali e sociali, sminamento, supervisione del percorso e acquisizione di terreni.
I lavori complessivi per il gasdotto Tapi, ha infine aggiunto, dureranno tre anni e Kabul incasserà 400 milioni di dollari annui per il suo transito sul territorio afghano nelle province di Herat, Farah, Helmand, Nimroz e Kandahar.

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