CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 09/05/2017

AFGANISTAN: SI RICOMINCIA

WASHINGTON – Donald Trump sta valutando un maggiore impegno militare volto a spingere i talebani a tornare al tavolo dei negoziati. Lo scrive il Washington Post citando fonti ufficiali Usa. Il piano non è ancora stato approvato dal presidente ma stando al giornale ha l’appoggio di alti funzionari di governo. Trump dovrebbe decidere sulla strategia prima del vertice Nato a Bruxelles il prossimo 25 maggio.

Di sicuro le sue decisioni avranno riflessi sull’impegno degli alleati, Italia in testa, che dal 2002 sono in Afhanistan con varie formule. Attualmente la missione NATO si chiama RESOLUTE SUPPORT e prevede il solo addestramento “al chiuso” delle basi, dopo che c’è stata la progressiva cessione delle FOB ( fortini avanzati di controllo del territorio) alle forze locali.
Da quando è avvenuto il cambio di formula di cooperazione militare, però, i talebani hanno riconquistato quote importanti di territorio, mentre la produzione di oppio, che usano i guerriglieri per finanziarsi, è aumentata del 43 % .

Il Washingon Post spiega che la nuova strategia autorizzerebbe il Pentagono – e non la Casa Bianca – a fissare il numero di truppe in territorio afghano e conferirebbe ai militari maggiore autorità nell’uso di raid per colpire miliziani talebani. Un cambiamento che di fatto ribalterebbe la strada intrapresa dall’ex presidente Barack Obama volta a limitare progressivamente il ruolo militare americano in Afghanistan.

Intanto il capo del Consiglio degli Ulema (religiosi musulmani) della provincia centrale afghana di Parwan è morto in seguito allo scoppio di un ordigno collocato nella madrassa (scuola coranica) in cui stava insegnando. Lo hanno reso noto responsabili dell’amministrazione locale. L’incidente, hanno precisato queste fonti, è avvenuto nel capoluogo provinciale, Charikar City, ed ha causato il decesso del Mawalawi Abdul Rahim Hanafi ed il ferimento di almeno cinque suoi studenti.

In un primo tempo sembrava che anche gli studenti fossero morti nell’attentato, ma un responsabile locale della sicurezza, Alozai Ahmadzai, ha confermato che l’unica vittima fatale è stata il capo degli Ulema. Nessun gruppo ha rivendicato l’operazione, tuttavia residenti di Parwan hanno scritto su Facebook che Hanafi era un religioso attivista filogovernativo e fortemente antitalebano. Si deve ricordare che tre giorni fa gli insorti hanno ucciso un altro religioso musulmano nella provincia meridionale di Kandahar sottolineando che si trattava di persona nota per le sue posizioni ostili ai talebani.

Leggi anche