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Pubblicato il 27/07/2017

AGENTE NOCS IN CONGEDO, DUE LAUREE, PARACADUTISTA GESTISCE UN BAR E CERCA UN RIFUGIO CAI

La Provincia di Como
pagina: 33 sezione: Provincia data: 27/07/2017

Paracadutista e doppia laurea
Super barista al centro sportivo

Faloppio – Mauro Cremona è dottore in Giurisprudenza e Medicina nucleare Ha fatto il poliziotto, il body guard e ora sogna di gestire un rifugio alpino
Professione barista, segni particolari: due lauree. Il titolare del “Floppy bar” del centro sportivo “Sporting” a Gaggino, Mauro Cremona, 55 anni di Cuasso al Piano (Varese), ha un diploma in ragioneria e due lauree in tasca: la prima in Giurisprudenza e la seconda in Medicina nucleare. E non solo: è anche cintura nera di karate primo Dan. Inoltre ha all’attivo oltre 10 mila lanci con il paracadute (ha iniziato all’età di 17 anni) e non riesce a smettere e dal 1991 pratica parapendio.
La carriera
«Nel 1981-1982 sono entrato nella Polizia di Stato – racconta – ci credevo nella divisa per fare qualcosa per la società e ci sono rimasto per ventidue anni. Ero nel reparto speciale Nocs antiterrorismo a Milano e nel contempo studiavo e mi sono laureato prima in Giurisprudenza e poi in Medicina nucleare». «E per quest’ultima laurea – aggiunge – posso dire che è stata una sfida con i mie genitori che mi avevano detto che più di così non sarei andato. Allora all’età di 27 anni mi sono iscritto a Medicina nucleare. Studiavo di notte tra un turno e l’altro anche in treno sia al ritorno verso casa che verso il luogo di lavoro – aggiunge – ho anche fatto la guardia del corpo a personaggi importanti ed ero sempre in giro». Poi dopo ventidue anni, Mauro ha deciso di lasciare la Polizia di Stato per motivi personali e ha iniziato a girare diverse agenzie interinali sia in Svizzera che in Italia e ha fatto un po’ di tutto: da operaio, custode, autista in due ville padronali.
L’ennesima svolta
«Poi nel 2002 è arrivata la chiamata da un’importante banca Svizzera, la Arner SA di Lugano per fare l’autista dei dirigenti di banca, ma purtroppo dopo quattro anni e da un giorno all’altro, per la solita ristrutturazione aziendale, mi hanno lasciato a casa». «E a quel punto – spiega – mi sono nuovamente tirato su le maniche per cercare lavoro e ho inviato curriculum vitae da tutte le parti togliendo anche i titoli di studio come mi era stato consigliato perché ero troppo specializzato, ma nulla. Finalmente quando è arrivata l’occasione di prendere in gestione questo bar del centro sportivo, visto che mia moglie Floriana nel frattempo aveva venduto la propria attività non ci abbiamo pensato due volte e abbiamo inaugurato la nuova gestione lo scorso agosto». «Devo dire che Floriana mi ha aiutato a imparare il lavoro visto che è del mestiere – confida – questo lavoro mi aiuta sotto l’aspetto umano essendo abituato a stare con la gente anche se nella mia testa rimane sempre il mio prima lavoro e mi piacerebbe ancora fare la guardia del corpo o l’autista». E conclude: «Un altro sogno è quello di trovare un rifugio del Cai o in Svizzera da gestire a contatto con la natura, perché ti rigenera».

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