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Pubblicato il 19/10/2017

ALTEZZA PER GLI ARRUOLAMENTI IN POLIZIA: DONNE DISCRIMINATE? LA CORTE EUROPEA DICE SI IN GRECIA

La Corte di Giustizia Europea ha giudicato discriminatoria una normativa greca che fissa la stessa altezza minima per donne e uomini.
Questo porterà certamente conseguenzE in Italia, perchè qualunque cittadina potrà invocare quella corte nel caso pensasse di essere stata discriminata per la altezza.

La Corte di Giustizia Europea ha dichiarato inammissibile una norma per le ASPIRANTI poliziotte greche che vuole il requisito minimo di altezza per uomini e donne allo stesso modo: non meno di 1,70 m. L’unico caso per cui il giudice può escludere il carattere discriminatorio di certi requisiti è quando l’altezza minima condizioni il buon funzionamento del servizio. Anche nel caso di eccesso di bassezza il giudice afferma che in polizia sono previste anche funzioni che non presuppongono l’impegno prettamente fisico.
Nella stessa direzione VA IL Tribunale di Dusseldorf che ha accolto il ricorso di una candidata, esclusa dal concorso di Polizia. In Germania il limite di altezza minima è già diverso per donne e uomini: rispettivamente fissato a 1,63 cm e 1,68. Questa ragazza di Krefeld non raggiungeva tale altezza per appena 15 mm: i giudici le hanno dato ragione proprio partendo dalla considerazione che essere leggermente più basse non incide sulle capacità di una poliziotta. Ora ci si attendono decisioni simili anche a favore degli uomini.

ITALIA
In Italia da 20 mesi non è prevista un’altezza minima per entrare in polizia mentre è un elemento selettivo l’eventuale peso eccessivo.
Scrisse il Consiglio dei ministri “Si è deciso di non precludere l’accesso alle forze armate, alle forze di polizia e al corpo dei vigili del fuoco in ragione della mancanza del requisito dell’altezza minima prevista dalle attuali disposizioni, ma di consentire la valutazione dei soggetti in base a differenti parametri dai quali possa comunque desumersi la più generale ma imprescindibile idoneità fisica del candidato allo svolgimento del servizio militare o d’istituto”.

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