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Pubblicato il 16/08/2016

ANPDI ALLA LEAPFEST USA: LE CONSIDERAZIONI FINALI DEL GEN POLLINI RESPONSABILE BREVETTI ESTERI

foto: Antonio Serra e Combat Camera 982

di Enrico Pollini

Si è da poco conclusa la Leapfest 2016 alla quale hanno partecipato rappresentanze militari internazionali ed americane: l’Italia era rappresentata dall’ANPd’I.

L’attività ha avuto luogo negli Stati Uniti, organizzata dal 56th Troop Command della Guardia Nazionale del Rhode Island e consisteva in aviolanci fune di vincolo da velivoli CH 47 dell’US Army con l’utilizzo del paracadute americano emisferico MC-6 (velatura estremamente performante ,con velocità propria di 5 ms e dotata di freni) e paracadute ausiliario T11-Reserve.

Gli aviolanci erano finalizzati all’ambientamento all’uso del paracadute MC-6 per i competitori internazionali,scambi di brevetto e lanci della gara a tempo e di precisione.

Hanno partecipato 29 squadre internazionali e 31 americane.
Le Nazioni rappresentate oltre agli USA e all’Italia sono state:Germania,Olanda,Canada,Gran Bretagna, Messico, Sud Africa,Repubblica Ceka ed un paracadutista del Bangladesh.

L’attività per l’ANPd’I (che vi ha partecipato anche l’anno scorso) ha avuto inizio con l’emanazione da parte del Presidente Nazionale del documento “Leapfest 2016-PREAVVISO” del 19 gennaio 2016 ed inviato a tutti i Presidenti di Sezione e Consiglieri Nazionali,contenente le disposizioni per svolgere tale attività, che è conforme alle linee guida associative delineate sulle DP n.6-ST del 24 gen. e 6 giu 2014,sul link “Brevetti Esteri” del sito ufficiale dell’ANPd’I ed a quanto riportato sull’articolo di “Folgore” di giugno 2014.

A premessa di tutto ciò, la comunicazione formale della Presidenza Nazionale al Comando del 56th Troop Command ed all’Addetto Militare Italiano negli USA della disponibilità ad accogliere l’invito di partecipazione già fattoci l’anno scorso al termine della precedente edizione.

Costituita la delegazione ( 5 squadre da 5 partecipanti) -da evidenziare anche la partecipazione della MAVM Giampiero Monti- pagata la quota di 130 dollari a testa richiesta dagli organizzatori americani e di conseguenza iscritte le squadre, è iniziata una serie di comunicazioni con gli interessati culminata con l’attività di amalgama comprensiva di lanci, svolta il 4 e 5 giugno presso Scuola Nazionale ANPd’I di Ancona.

Autorizzati all’uso dell’uniforme dalle competenti Autorità Militari Italiane,segno questo di grande fiducia ed apprezzamento nei confronti dell’ANPd’I ,che persegue da tempo la linea della legalità istituzionale anche in queste attività, e consci dell’Onore di rappresentare il paracadutismo militare italiano i paracadutisti italiani sono giunti negli States.

La calorosa accoglienza ricevuta ha confermato l’apprezzamento già ricevuto l’anno scorso riguardante la preparazione,ineccepibile assetto formale,cameratismo e simpatia che ha caratterizzato anche quest’anno la rappresentativa italiana.

Presso la Università del Rhode Island,utilizzata dagli organizzatori come base logistica con zona di imbarco e limitrofa DZ “Castle”,sono iniziate tutte le attività previste quali verifica della documentazione dei teams,briefings,lanci di ambientamento e di scambio brevetto per gli internazionali (3 agosto),lanci di gara (6 agosto) e lanci di scambio brevetto ( 8 agosto per gli americani ed internazionali).

La gara ,svoltasi in condizioni meteo di vento sempre al limite del consentito dalla normativa USA , non ha permesso un uso al meglio delle caratteristiche del paracadute, in quanto spesso le tattiche di approccio ai bersagli erano soverchiate dalla necessità di contenere l’intensità del vento che ha causato anche incidenti.
I punteggi ufficiali di gara,determinati dal tempo impiegato, effettuata la capovolta (pena la squalifica se non effettuata!!) per raggiungere con tutto l’equipaggiamento indossato il bersaglio più prossimo, non sono stati ancora forniti da parte degli Organizzatori ai partecipanti se non i primi tre classificati sia come team che come individuali e non ci vede presenti: attendiamo di conoscere la graduatoria ufficiale per teams in quanto la provvisoria,non essendo in ordine e con errori di doppia numerazione di team ,non consente di essere interpretata correttamente mentre da quella non ufficiale individuale si desume che abbiamo, su 240 gareggianti, i primi 3 italiani al 19 posto Antonio Conticello( Catania)…identificato con il mio numero di elmetto in quanto gli ho ceduto il posto di riserva per permettergli di gareggiare…seguito al 21 da Riccardo Massili (Ancona) ed al 22 Valter Sergo (Trieste).

Ma la componente “gara” è di fatto quasi accessoria essendo il focus della manifestazione quello esaltare lo “spirito dei paracadutisti” ed il cameratismo tra di essi ed a riprova di ciò paracadutisti di diverse nazioni hanno “saltato” insieme: noi abbiam fornito paracadutisti ad un team Sud Africano ed Americano che erano entrambi con un uomo in meno oppure l’unico paracadutista del Bangladesh ha gareggiato con i colori Sud Africani.

All’interno della compagine italiana grande affiatamento tra tutti,cameratismo ed allegria…nessuna nota stonata.

Non sono mancati ovviamente momenti conviviali quali il banchetto di benvenuto agli “internazionali” e la cena degli “awards” oltre che allegri incontri “sovranazionali”tra vari teams e, a cura della organizzazione,gite a Boston e Newport.

Alcuni numeri: sono stati utilizzati quattro CH 47, due Black Hawk per Medevac,sono stati effettuati dagli italiani 108 lanci,tutti hanno avuto la possibilità di gareggiare comprese le riserve, effettuate 6 uscite da Direttore di Lancio,rilasciate 157 Abilitazioni ANPd’I.. molto ambite..trà i fregiati di “italian wings” da citare il Col.Hopkins Comandante del 56th Troop Command, tutti i partecipanti italiani hanno conseguito il brevetto americano,un’altro straniero a scelta ed alcuni anche un terzo brevetto.

La cerimonia conclusiva del “pinning” ossia dell’apposizione sull’uniforme del brevetto straniero conseguito..tra canti,foto,strette di mano,gridi tradizionali delle varie Nazioni tra i quali il nostro FOLGORE!! è stata la degna conclusione di questa magnifica esperienza che vede l’ANPd’I,a pieno titolo e legalità, come rappresentante ufficiale dell’Italia e partner fondamentale del 56th Troop Command per la riuscita della Leapfest: il Comandante del 56th Troop Command ci ha già dato appuntamento per il prossimo anno.

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