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Pubblicato il 27/04/2017

ANPDI LIVORNO: DUE ALLIEVE RACCONTANO IL PROPRIO LANCIO

Dal diario personale di due associate A.N.P.d’I Sez. di Livorno abilitate al lancio il 23 aprile 2017 in Z.L. Reggio Emilia

“Qualche mese fa ho preso una decisione che, ad oggi lo posso dire, mi ha cambiato completamente la vita: ho deciso di frequentare , presso la Sezione A.N.P.d’I di Livorno, il corso per l’abilitazione al lancio con il paracadute tondo.
Il sogno di volare mi ha accompagnata fin dai primi anni di vita; la possibilità di vedere il mondo da un’altra prospettiva, cosa non da tutti, mi ha sempre attirata e poco tempo fa ho finalmente trovato il coraggio di avvicinarmi al paracadutismo.
Circa un mese fa mi sono trovata nella sezione A.N.P.d’I di Livorno, insieme ad altri tre ragazzi, tutti accomunati dalla stessa passione e tutti con la stessa voglia di raggiungere un obiettivo comune.
Per tre settimane abbiamo insieme con i nostri istruttori, l’istruttore IP/FV Paracadutista Costantino OLIVERO e il direttore tecnico Paracadutista Marco MESSINA, a studiare, provare, imparare le tecniche alla perfezione per poi poter effettuare i tre lanci necessari per ottenere l’abilitazione al lancio.
Non sono state tre settimane facili, devo ammetterlo. La stanchezza ha iniziato presto a farsi sentire, accompagnata a volte dalla voglia di mollare tutto, la paura di non essere in grado di farcela era tanta, ma la forza di volontà è prevalsa su tutte le paure e le debolezze e ci ha permesso di arrivare alla fine di questo percorso. Le grida di incitamento dei nostri istruttori, gli errori commessi, il tempo trascorso a simulare ogni singola fase del volo e tutte le problematiche si possono riscontrare, le centinaia di capovolte accompagnate dai rispettivi lividi, la fatica e il sudore versato in queste tre settimane sono state ampiamente ricompensate da quei minuti di assoluta libertà trascorsi nel cielo di Reggio Emilia.
Dopo tre settimane è finalmente arrivato il giorno tanto atteso: domenica 23 aprile i quattro allievi paracadutisti Chiara MONTESANO, Alessia GINI, Andrea MOGGIA e Lorenzo COSTANZO accompagnati dagli istruttori, dai genitori e dai tre paracadutisti Sophia CROCE, il decano ancora in attività Sauro GHELARDONI attività e Alberto NAEF sono partiti alle 5:30 del mattino per raggiungere il BFU di Reggio Emilia.
Se mi si chiede di descrivere quello che ho provato durante i lanci, la prima parola che mi viene in mente è questa: libertà.
Nel momento in cui stacchi dall’aereo ti rendi conto di aver abbandonato tutte le tue paure, compresa la più grande, quella del vuoto, e mentre effettui la discesa a terra e osservi la città, le persone, la zona di lancio, dall’alto, ti rendi conto di essere veramente libero.
Ho dei ricordi confusi dei momenti precedenti al lancio; l’emozione, l’adrenalina, la paura, mi impediscono di vedere e ricordare chiaramente quello che è successo, ma quel minuto e mezzo di volo me lo ricordo benissimo.
La soddisfazione nel riuscire ad arrivare al terzo lancio e ottenere quindi l’abilitazione, passando da Allievo Paracadutista a Paracadutista, è stata immensa. Come ci hanno sempre ripetuto i nostri istruttori questa esperienza ci servirà nella vita, perché siamo riusciti a superare la paura del vuoto, a fare quel piccolo balzo che dalla zona di sicurezza dell’aereo ci proiettava nell’aria, e adesso tutte le paure e gli ostacoli che troveremo sul nostro cammino sembrano, e sono, superabili.
Un grande ringraziamento va alla presidenza della sezione A.N.P.d’I di Livorno, che ci ha permesso di vivere questa avventura, e ai nostri due mitici istruttori, Marco e Costantino, che ci hanno impedito di mollare e ci hanno spronati preparandoci al meglio per questi tre lanci, che saranno sicuramente i primi di una lunga serie.”

Il commento della Paracadutista Alessia:
“Superare i propri limiti, credo che questo sia ciò che mi viene in mente quando penso al lancio con il paracadute. Avere costanza, determinazione e voglia di imparare è quello che mi ha fatto continuare il corso, quello che mi ha fatto arrivare a volere vincere a tutti costi contro la paura di lanciarmi nel vuoto. Prima di iniziare il corso avevo paura ad andare sull’altalena, e ora che dire, sono una paracadutista e ne sono fiera. Fiera perché ho superato le mie paure grazie, soprattutto, ai due istruttori che ci hanno seguito, spronato, urlato contro ma non per cattiveria, certo che no! Solo perché loro avevano già visto in noi quattro ragazzi che non avrebbero mollato e che avrebbero perseguito l’obiettivo imposto. Penso che dire grazie non basterebbe.
Quando sali sull’aereo e sta per toccare a te non pensi a molto; pensi a seguire tutto quello che ti hanno detto, vai alla porta e VIA , sei nel vuoto. Il paracadute si apre e vedi le cose da un’altra prospettiva, stai volando, ti senti quasi la regina sul suo trono. I campi, le case, le macchina, le strade, tutto quello che vedi quotidianamente sembra avere un’altra forma. Non saprei spiegarmi le sensazioni che hai quando sei in volo, mi sentivo quasi una bambina che scopre il mondo per la prima volta. Esperienza sicuramente da provare!!
Perché come ci hanno sempre ricordato i nostri istruttori “Se sei paracadutista non c’è bisogno di metterlo in mostra sul petto, basta semplicemente portarlo nel cuore!”

Paracadutista Chiara MONTESANO
Paracadutista Alessia GINI

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