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Pubblicato il 07/04/2016

ARMI ITALIANE -3,6% IN EXPORT

PARMA- Il valore dell’export di armi e munizioni prodotte in Italia nel corso del 2015 ha raggiunto 1,25 miliardi di euro, il 3,6% in meno rispetto al 2014 quando si superarono 1,3 miliardi di euro. I dati sono quelli dell’Opal (l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e di difesa) di Brescia che prende in esame e analizza le rilevazioni di Istat e Eurostat. «Il calo è per così dire fisiologico – osserva Giorgio Beretta, analista di Opal e autore del rapporto -. In parte sono diminuiti gli ordini, ma soprattutto fare meglio del 2014, un anno record per il settore delle armi e delle munizioni, sarebbe stato impossibile». In flessione anche le esportazioni bresciane che nell’ultimo triennio hanno rappresentato, con quasi 960 milioni di euro, il 25,2% dell’intero export nazionale del settore.

Il volume delle esportazioni del made in Brescia è passato dai 346 milioni del 2014 ai 298 milioni del 2015 con un calo del 13,9% in dodici mesi. «I dati – spiega Beretta – rivelano il permanere di consistenti forniture di tipo militare a Paesi in zone di conflitto. Nel 2015 l’export italiano ha fatto registrare un record per le vendite nei Paesi del Nord Africa con ordini che hanno raggiunto i 52 milioni di euro». «Nel 2014 il Governo Renzi ha autorizzato la vendita al Cairo di oltre 30mila pistole realizzate nel Bresciano – ricorda Beretta -. Lo scorso anno è stata invece autorizzata una fornitura di 3.661 fucili prodotti in provincia di Urbino. L’Italia è l’unico paese dell’Unione europea ad avere fornito armi all’Egitto nell’ultimo biennio».

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