OPINIONI

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Pubblicato il 19/05/2019

ASSORDANTE SILENZIO

di Corrado Corradi

E’ veramente assordante e più ancora preoccupante l’afonia dei vertici militari in questo contesto di provvedimenti e dichiarazioni del Ministro Trenta e del Presidente Conte; cito a titolo di ultimi esempi l’ideona del Ministro Trenta di dedicare la parata del 2 giugno all’inclusività nonché la dichiarazione tra il serio e il faceto del Premier Conte che ha ringraziato il Ministro Trenta per aver rinunciato all’acquisto di cinque fucili e destinato la somma risparmiata ad una borsa di studio per la pace chiosando che quei cinque soldati senza i loro cinque fucili «andranno nelle retrovie a parlare di pace»… evito commenti per non degenerare in contumelie ed evito pure di dire il solito «ma mi facci il piacere!!» e di espettorare la solita liberatoria pernacchia di Toto’ perché voglio essere serio e lo voglio essere perché quanto sta avvenendo é dannatamente serio e grave: olezza di renitenza all’etica e all’onore.


Si, é assordante e preoccupante quel silenzio perché non evidenzia fattiva disciplina ma solo insipienza e appecoronamento, i peggior difetti del Comandante e più in generale del soldato.

Nessuno si aspetta roboanti minacce di sollevazione o disobbedienza, ma dimissioni plateali per manifestare il proprio dissenso per provvedimenti pericolosi per l’efficienza dello strumento e offensivi per l’onore militare, SI.
Lo reclama l’onore di chi, già da giovane, ha scelto di indossare l’uniforme con il suo fardello etico e morale dell’obbedienza e del comando.

Una foto, triste, che ritrae un Generale, già Ca.Sta.Mag della Difesa, prosternato di fronte al Presidente della commissione Europea, J.C. Junker, é circolata con tanto di commenti piccanti… uno di quelli era «… si alzi buon uomo!» tuttavia ero ancora lungi dall’immaginare che quella foto era in realtà l’icona degenerata dell’appecoronamento dei vertici militari ai demenziali provvedimenti e offensive dichiarazioni/battute di membri diel governo.

Al vertice siamo senza comandanti.

Corrado Corradi

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