OPINIONI

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Pubblicato il 12/03/2018

BERGOGLIO FAI MENO IL SINDACALISTA E PENSA A BENEDIRCI

di Corrado Corradi

Nell’Angelus di domenica 11 Marzo, , il Papa ha affermato «no alla paura dello straniero» , ma… ed é un papista convinto dell’infallibilità del Santo Padre che esprime la seguente perplessità: se lo straniero fà di tutto, scientemente o in maniera involontaria (tuttavia in maniera istintiva) per spaventare, tentando di prevalere, imponendosi e pretendendo, perché non devo aver paura ?
Ma soprattutto, perché il Papa Bergoglio non capisce il mio stato d’animo e mi mette in mora facendomi passare per uno affetto dal morbo razzista che ha innescato una paura che secondo lui non ha ragion d’essere?
E’ possibile che il Papa non recepisca lo stato d’animo dell’italiano che deve fare i conti con ondate di clandestini che, per premessa sono delinquenti e che confermano la loro propensione con comportamenti che quando non sono criminali (spaccio, sfruttamento della prostituzione), sono spesso soverchianti, impositivi, pretenziosi (basti pensare alla mendicanza molesta e alle proteste pretestuose per «l’argent de poche », il wifi, i pasti non graditi, etc.).
No! Il cattolico convinto e baciapile Corradi, quella sorta di cazziatone papale lo repinge al mittente dicendo: caro Papa, cerchi di capire lo stato d’animo degl’italiani il cui «primato civile e morale» ha fatto storia e che solo una sorda invasione di persone dedite a delinquere, soverchianti, pretenziose ha indotto a ritrarsi per difendere le «tombe dei padri e gli altari dei propri dei».
Santo Padre, oso ancora questo appellativo, … ritorni in se, abbandoni i discorsi dalla finestra che sanno tanto di sindacalismo, ci benedica e basta, perché ne abbiamo bisogno come ne hanno bisogno i, da lei, negletti cristiani nel mondo arabo-islamico… Santo Padre, ritorni a Ratisbona.

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