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Pubblicato il 04/11/2015

BERSAGLIERE DI EL ALAMEIN PRIGIONIERO NEGLI USA COSTRUI’ UNA CHIESETTA

Aldo Lorenzi, classe 1913 morto nel 2010, è stato ricordato sabato scorso negli USA come muratore che partecipò alla costruzione di una chiesa nel campo di prigionia che lo ospitò nella seconda guerra mondiale, a Letterkenny a Chambersburg, in Pennsylvania.

Alla cerimonia nella chiesetta diventato monumento nazionale, hanno partecipato autorità civili italiane e statunitensi e religiose ed anche 21 parenti dei prigionieri italiani ai quali si deve la costruzione del tempio nel lontano 1945. Il 70moanniversario sarà festeggiato anche in Italia a Milano dal 13 al 22 novembre: nel lato museale del cimitero monumentale resterà aperta una mostra di immagini della celebrazione americana e dei documenti; Bersagliere dell’ottavo reggimento, partecipò alla campagna d’Africa. Nel suo dierio ricorda: «Nonostante si stesse bene nel campo mancava una cosa: la chiesa. Ci dettero il permesso di costruirla però solo con materiale di recupero e così cominciammo, ma con tanta volontà, senza guardare la fatica e le ore di lavoro. Eravamo circa una ventina di falegnami addetti alla chiesa, mentre noi, cinque muratori e tre manovali, dovevamo fare il campanile e facevamo a gara a chi finiva prima il lavoro.lorenzi.chiesa.prigionie1 Il giorno 13 maggio 1945, dopo 50 giorni di duro lavoro fu tutto finito e quello che si presentava ai nostri occhi fu una stupenda chiesa in puro stile italiano e fu chiamata la più alta carica della chiesa (cattolica) americana , monsignor Elmeto Cicognani per officiare la santa Messa e benedire il tutto. Noi cantammo durante la cerimonia e ricevemmo grandi elogi per le canzoni ma soprattutto per il lavoro fatto. Fu chiamata Chiesa della Pace in onore della fine della guerra in Europa». Lorenzi era stato mandato in Libia. Il 20 giugno 1942 giunse a Bengasi. Fu ferito ad Al Alamein. Rischiò la vita per soccorrere e mettere in salvo un soldato gravemente ferito, poi la cattura e l’invio negli Stati Uniti. Fu portato in un altro campo di prigionia a Scottsbluff nello stato del Nebraska dove costruì anche un palcoscenico per teatro, in una ventina di giorni. Intanto avevano anche «messo in piedi un’orchestra, chiamata scherzosamente Banda Pollastri e tutti i sabati la usavamo per il ballo». La prigionia terminò il 7 ottobre 1945 quando, fu imbarcato nel porto di New York per il rimpatrio. Tornato a Mozzecane, l’anno dopo sposò Emma Zamboni. Ebbero cinque figli.
soldati.prigionieri.usa

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