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Pubblicato il 08/02/2019

BRUTTA DIFESA IN AULA DI UN PARACADUTISTA IN CONGEDO CHE HA UCCISO UN CANE CON LA BALESTRA

apprendiamo dal quotidiano TUSCIAWEB che ringraziamo per la foto , che a Fabrica di Roma un paracadutista di carriera ora in congedo , 48enne , è accusato della morte di un cane con due tiri di balestra.
Le sua spontanee dichiarazioni in aula ieri davanti al giudice Giacomo Autizi partono contro tutti, per il “clamore mediatico” che è stato fatto intorno alla sua figura, chiudendo il suo lungo intervento con una frase lasciata a metà “io non penso che la vita di un cane…”, interrompendosi solo grazie al difensore Giovanni Tripodi del foro di Roma che lo invitava a calmarsi .

Nuvola è morta il 26 maggio 2013 all’interno del garage dei proprietari

Il processo è ripreso ieri, dopo che l’imputato aveva ricevuto anche una condanna a 500 euro di multa per minacce e molestie, per essersene vantato sulla sullapagina internet di un gruppo animalista minacciando di uccidere altri animali.

“Da sei anni io e la mia famiglia non viviamo più”, hanno messo la mia casa sotto assedio, gridando ‘assassino, vieni fuori che ti ammazziamo’, mettendo una corona sul cancello, tirandomi feci di cane nel vialetto, tagliandomi acqua, gas e luce, mentre io e la mia famiglia eravamo asserragliati dentro con due carabinieri”.

“Ho dato 21 anni allo stato – ha detto più volte – sono stato in Iraq e in Kosovo, ho ricevuto cinque medaglie per avere partecipato a missioni di pace all’estero, missioni di pace non di guerra. Assassino è chi ammazza le persone”, ha detto al giudice.

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