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Pubblicato il 29/09/2017

CARABINIERI E FORZE ARMATE : ARRIVANO I SINDACATI

Il Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa (Ecsr) ha dichiarato ammissibili le azioni svolte dai legali dei sindacati dell’ex Corpo Forestale – Sapaf, Ugl-Cfs e Dirfor -, che reclamano libertà sindacale anche se militarizzati.

Contro il decreto legislativo 177/2016 che regola la riforma della pubblica amministrazione infatti, i sindacati di categoria hanno denunciato al Consiglio dell’Europa la soppressione del Corpo forestale e del suo assorbimento con i carabinieri, che ha militarizzato personale civile modificando i loro diritti sindacali.

L’Ecsr è un istituto che interferisce con le leggi nazionali e gli Stati hanno firmato un trattato che li vincola al recepimento dei suoi pronunciamenti.

Anche la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) che ha accolto i ricorsi di alcuni militari francesi che lamentavano l’impossibilità di farsi rappresentare da sindacati costituzionalmente riconosciuti, invece che dalla rappresentanza militare.

Poi è arrivato il ricorso della Assodipro, che contesta il comma 2 dell’art. 1475 del d. lgs. n. 66/2010 (Codice dell’ordinamento militare) che vieta l’iscrizione dei militari alle associazioni sindacali.

Se gli organi di controllo italiani ratificheranno il pronunciamento europeo gli ex forestali inoculeranno nell’ARMA i sindacati e, di conseguenza, consentiranno a tutti i militari la possibilità di iscriversi sigle sindacali.

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