OPINIONI

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Pubblicato il 15/03/2010

CARNEFICI, MOSTRI E VIGLIACCHI

il Dente Avvelenato


LE CAUSE DELL’INCIDENTE SONO IN CORSO DI ACCERTAMENTO

Ogni fine settimana decine di giovani perdono la vita per colpa della illegalità a cui sono stati abituati.
Ipocrisia di autorità, media e genitori.

Un’altro fine settimana terribile, quello appena passato. 20 morti, da nord a Sud. Ancora una volta auto ridotte a pezzi, passate al tritacarne, quasi sempre nella corsia opposta a quella di marcia.
Il cartello del limite di velocità bene in vista. Sangue sull’asfalto. Pezzi di vetro e paraurti dappertutto. “Era un bravo ragazzo” “ Ciao Amore” “Un angelo di persona”.

Al funerale mi immagino lo show all’americana tra palloncini, lettere strappalacrime e il narcisismo da reality di chi le scrive, con l’occhietto che controlla se c’è la telecamera del Tiggì. Niente di più che uno spettacolo. E pure imbarazzante, con frasi retoriche indirizzate alla vittima, che qualche volta è solo un carnefice. Guardate le chiese: fiori buttati dappertutto, in primo piano perché fa tanto ladidaiana, che diventeranno spazzatura. Foglietti e disegnini sulle cancellate e le porte della chiesa, che mi ricordano quelli di “oggi sposi”, appiccicati col nastro da pacco.
Qualcuno con lo spray, sul luogo dell’incidente, scrive sul guard-rail “sei un grande”. Poi rimarrà l’altarino sporco con fiori di plastica, in mezzo alle lattine e ai resti dell’incidente, tra le auto che sfrecciano indifferenti. Ipocrisia plagiata dai media, che sotto sotto, hanno bisogno di queste messinscena. Eppure tutti sappiamo che le cause vengono da lontano: i nostri ragazzi muoiono di illegalità.
In Italia la stragrande maggioranza dei cittadini vive respirando, approvando e praticando ogni giorno illegalità e soprusi, grandi o piccoli. E ci si abitua a violare tutte le leggi, compreso il codice della strada.

Poi, se beccati, diventiamo “benaltristi” col colpo in canna: “ma c’è ben altro da controllare. Perchè non acchiappate i delinquenti, invece di multarmi per un sorpasso?”. E chi si occupa delle biciclette senza fanali, di notte, contromano? A Parma i vigili urbani –io li chiamo macchimmofafà urbani- hanno valutato che siano al 65% rubate. Ma non fermano i moldavi con fiammanti mountain-bike, o i senegalesi con bici da donna con tanto di cestino per la borsetta. E che dire di quei deficienti che mandano SMS mentre guidano e qualche volta ammazzano famiglie intere sulle strisce o centrano un ragazzo in motorino o un ciclista al buio, pure loro al cellulare, magari? “Ciao Tesoro, sei un grande”, recita il cartello parlando dell’amico morto. Impunità e autoassoluzione per tutti. Basta non fare rapine e non spacciare droga e sei già una brava persona. Come chi sorpassa all’improvviso senza freccia, e non dà scampo a chi c’è davanti, dietro e di fronte.

“Per cause in corso di accertamento”, dice la frase di prammatica, perché nemmeno i giornalisti hanno il coraggio di prendere posizione. Riceverebbero le frasi inferocite dei parenti e degli amici. I veri problemi sono la illegalità e l’impunità totale e diffusa che si respira ogni giorno, da quando si esce dal garage di casa. Un bagno di piccoli soprusi fatti e ricevuti, di teppismo e caciara, di bottiglie buttate in terra, di parcheggio selvaggio, di “ fatti i cazzi tuoi”, detti o ricevuti. E diventiamo mostri al volante, potenziali killer senza regole, senza limiti, incoscienti. Padri, madri e figli plagiati dalle lobby del commercio e della televisione. Basta non rubare e non drogarsi e sei già un bravo figliolo, tanto da essere chiamato “angelo”, al funerale. Giornalisti-ponzio-pilato non hanno coraggio di scrivere che quei ragazzi sono morti perché erano sballati, ubriachi, col cervello spappolato da discoteche gestite da delinquenti o pregiudicati che pensano solo al soldo, allo spaccio di alcol e droga. “Cause in corso di accertamento” e tagliano corto. Guai a toccare le lobby che guadagnano con la morte di questa gente. La metà degli adolescenti è alcolizzata dall’happy hour , con tanto di servizi televisivi divertiti e invitanti, ma non lo dice nessuno che sono i giornali e le televisioni a dedicargli ogni volta un sacco di spazio, facendoli apparire come “divertimento” Nessuno ha il coraggio di dire all’amico esibizionista che legge la solita lettera strappalacrime sull’Altare, che quel pirla nella bara andava a tutto gas con un’auto da 250 cavalli e una patente presa per caso, o che quell’albanese stecchito nell’auto guidava da anni con una patente fatta in casa e un’auto rubata perché nessuno l’ha mai controllato.

Per questo, e non per il destino, sono morti venti ragazzi anche questo fine settimana. Una grande, incosciente e interessata associazione per delinquere, composta di mercanti, mostri e vigliacchi.

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