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Pubblicato il 12/12/2019

CASO SCIERI: MORTE ALL’IMPATTO – PRESCRIZIONE PER L’OMICIDIO?

Un’anticipazione non ufficiale dell’esito dell’autopsia va in direzione opposta rispetto a quanto emerso dalla commissioe parlamentare. Le evidenze autoptiche parlerebbero, secondo indiscrezioni pubblicate da Il Tirreno, di quattro vertebre cervicali rotte, di cui una esplosa, a causa dell’impatto della testa e del collo sul suolo.Si tratta di fratture che avrebbero provocato la morte immediata di Scieri. Il Tirreno ha anticipato qualche dettaglio del responso del medico legale Cristina Cattaneo , incaricata dalla dalla procura di Pisa. Se la indiscrezione venisse confermata, il reato contestato ai tre ex commilitoni di Scieri, al momento omicidio volontario, diventerebbe omicidio preterintenzionale, che sarebbe già prescritto.

I medici legali che avevano redatto le consulenze dopo la prima autopsia fatta all’epoca sul corpo di Scieri, sia l’anatomo patologo incaricato dalla procura Luigi Papi, che il consulente di parte della famiglia Giuseppe Bulla avevano concordato sul fatto che il decesso non fosse stato immediato. Il primo aveva parlato di «alcune decine di minuti di agonia», mentre per Bulla Emanuele «sarebbe stato agonizzante per molto più tempo, nell’ordine di ore». In entrambe le versioni, in ogni caso, restava invariata la tesi che Scieri si sarebbe potuto salvare.

La procura ordinaria di Pisa sta indagando per omicidio volontario Alessandro Panella, Luigi Zaraba e Andrea Antico, mentre l’ex comandante della Folgore Enrico Celentano è accusato di favoreggiamento e false informazioni al pm; la procura generale militare della corte d’Appello di Roma ha chiesto (senza ottenerlo) il trasferimento degli atti per «competenza e giurisdizione» e indaga per «abuso di autorità» e «violenza contro un inferiore».

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