OPINIONI

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Pubblicato il 15/09/2017

CASSINI SI TUFFA SU SATURNO. E STI’ CAZZI? ( 2)

foto sopra: la terra vista dalla sonda Cassini. Testimonianza anche fisica della distanza dai veri problemi terrestri.

Il mondo adesso è più sicuro e tecnologico: la sonda Cassini , che ci è costata numeri a nove o dieci zeri, ci dicono si sia tuffata nella coltre gassosa di Saturno, Puntuale, alle 13.55. O meglio: alle 12.35 ora di Saturno , più il viaggio dei segnali radio che giungono da Saturno. La sona è stata glòorificata come “una delle più grandi mai realizzate, e tra quelle che hanno prodotto i migliori risultati nella storia delle spedizioni automatiche nel cosmo”.

Ora sono più tranquillo, anche se i miei terminali non funzionano e se i miei camion impiegano un paio di giorni in più di viaggio perchè le infrastrutture cadono a pezzi, oppure se i nostri militari sono senza toner per le fotocopiatrici.

Cassini è sopravvissuta per tredici anni, raccontandoci la storia di Saturno e delle sue lune (alcune di loro, come Titano, veri e propri pianeti), con immagini scattate senza precedenti, fino a pochi giorni fa. E’ consolante. Sappiamo tutto di Saturno e dintorni. Non si sa mai… un domani…

L’atto conclusivo della missione viene seguito in queste ore con un evento a Roma, presso la sede dell’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, a Tor Vergata. Mi vengono i brividi a pensare quanto ci sono costate quelle foto e quelle spettrometrie. Chissà se , fra 20 anni, avremo strumenti che potevano fare lo stesso da terra.

«Con la tecnologia di quest’antenna abbiamo sviluppato altre antenne per altre missioni. Dello stessa tecnologia è realizzata quella per la missione Bepi Colombo, diretta a Mercurio con lancio nel 2018.
Hai capito!!! Ma vah!! Su Mercurio!?!!?! . Ma… “stì cazzi” ce lo vogliamo mettere?

Missione partita il 15 ottobre 1997 dal Centro Spaziale Kennedy, in Florida, in cima ad un razzo Titan 4B. Dopo un viaggio di sette anni Cassini diventava la prima sonda a essere entrata nell’orbita di Saturno, il 1º luglio 2004.
Capito?
Mica pizza e fichui!
Chissà se i nostri telefoni cellulari a casa mia stasera prenderano meglio. No, impossibile: non c’è la corretta geometria dei ripetitori.
Chiediamo in prestito la parabola del Cassini.

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