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Pubblicato il 15/12/2017

CECINA: LA AVIOSUPERFICE HA BISOGNO DELLA PISTA ASFALTATA PER FAR “DECOLLARE” IL TURISMO LOCALE

Il Tirreno ed.
sezione: CECINA data: 15/12/2017 – pag: 15

Aviosuperficie, serve la pista asfaltata

Il presidente Belcari: «Questo impianto può diventare un volano per il turismo del territorio»

CECINAIn tre mesi 73 arrivi. «Persone che atterrano per poi raggiungere il bolgherese o la costa di Castiglioncello», dice il presidente dell’Aviosuperficie Porta della Maremma Franco Belcari. Che aggiunge: «Questo impianto, lo dico da tempo, può diventare un volano per il turismo del territorio». Così descrive il potenziale dell’impianto a prescindere dall’attività del paracadutismo sportivo, iniziata nel 2016 dalla Skydive Kalifornia e interrotta lo scorso 15 luglio, al secondo grave incidente nell’arco di un anno.Una delle condizioni per far crescere il movimento attorno all’aviosuperficie, tuttavia, è quella di risolvere il problema della pista: è in erba, orientamento 15-33, località Cedrino, lunga 1.050 metri. Tra Pisa e Grosseto è la più indicata per gli atterraggi e i decolli degli aeromobili da turismo, non solo ultraleggeri. «Dall’aeroporto di Pisa si dirottano qui, sempre più di frequente, piccoli aerei per tour che si consumano tra Livorno e la Maremma – sostiene il presidente dell’aviosuperficie -. Tuttavia, deve essere asfaltata altrimenti con le piogge rischia di diventare impraticabile e inutilizzabile per lunghi periodi dell’anno». E per dare un’idea racconta dell’atterraggio la scorsa estate di tre «elicotteri dalla Costa azzurra che portavano in zona turisti russi interessati a visitare le cantine di Bolgheri». Due mesi fa al Cedrino è atterrato anche il patron della Fiorentina Della Valle.Asfaltare la pista significa mettere in conto un investimento nell’ordine dei 200.000 euro. «In ballo resta l’idea di legare la struttura alla Ciclovia del Tirreno, da Ventimiglia a Roma, e nell’insieme di porti e stazioni ferroviarie sarebbe l’unica realtà toscana di questo tipo – dice Belcari -. Passa da qui la possibilità di spuntare il finanziamento dell’asfaltatura della pista ma il percorso è tutt’altro che definito».Fondato nel 1987, l’avioclub Enore Belcari ha fatto del turismo sportivo la propria bandiera. Se è vero che a Cecina fece tappa nel 1930 il primo Giro aereo d’Italia, i soci dell’aviosuperficie, tra cui spicca il campione di ciclismo Paolo Bettini, hanno rilanciato la pista del Paduletto che nel 2008 è stata ampliata raccordando la vecchia pista, rimasta ad utilizzo rullaggio e area di parcheggio, con una nuova di 1.025 metri per 18. «Gli hangar sono tutti occupati – conclude Belcari -. Abbiamo 35 aereoplani di nostri soci. Tra questi imprenditori che hanno interessi in zona».

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