OPINIONI

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Pubblicato il 12/07/2020

CHI AMMAZZA LA LINGUA ITALIANA? IL DIZIONARIO DEI SINONIMI CONTRO L’ITANGLESE

C’è chi dice che siano i giornalisti, soprattutto quelli più letti e più autorevoli , che hanno un livello di professionalità scadente e che fanno un uso, quasi sempre inutile, di parole inglesi, per dare importanza a concetti che altrimenti sarebbero giudicati “troppo comuni” o banali e ripetitivi; i lettori ci cascano perché non sanno le lingue e trovano “còlto” infarcire la frase con qualche “lochescion” oppure un bel “conferenscoll”, qui e là.
Chissà se l’ inglese insegnato meglio possa fornire un modo di scrivere e di parlare più elegante, senza riidicole itanglesizzazioni. Intendiamoci: la nostra lingua da sempre accetta neologismi e parole prese da altre lingue , ma se non le italianizziamo come in passato ( non tutte, ovviamente, perchè a volte non è possibile) o non si usano termini italiani che significano la stessa cosa, la impoveriamo. Se usiamo soltanto termini inglesi per tutte le novità, l’italiano diventerà obsoleto, come le lingue delle minoranze linguistiche, sarà sempre più difficile parlarlo. Parole al vento, se abbiamo politici che inseriscono stupidi inglesismi perfino nelle leggi: step ciaild adoptions ,giobbacts, softschills e “l’anima de li” “ugly deaths” vostri.


LE PAROLE ITALIANE DA USARE AL POSTI DI QUELLE INGLESI

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