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Pubblicato il 14/02/2018

CHI VUOLE TENERE IN PRIGIONE I TAGLIAGOLE ISIS ?

PARMA- Nessuno vuole avere a che fare con 400 tra gli sgozzatori animali più indesiderati del mondo, catturati nelle “terre di nessuno” tra Siria, Iraq e Kurdistan e ora detenuti in un territorio che non ha ancora i mezzi legali per estradarli, o le risorse per imprigionarli indefinitamente.
Questa è la “faccenda” che devono affrontare le forze curde siriane e i loro alleati degli Stati Uniti nel nord della Siria.
Le fasi finali della battaglia anti-ISIS hanno travolto un gran numero di combattenti ISIS, compresi molti stranieri. Ad alcuni potrebbe essere stato permesso di lasciare Raqqa, la cosiddetta capitale del califfato, nell’accordo finale concordato tra i curdi siriani e l’ISIS per ridurre le vittime civili, in base al quale dozzine di combattenti dell’ISIS, stranieri e siriani, sono fuggiti insieme ai civili nel deserto.
Altri animali isis sono in fuga in modo più anonimo. Tra loro ci sono anche noti criminali, come i cosiddetti “scarafaggi inglesi” – assassini britannici che hanno umiliato il pubblico occidentale mentre torturavano ed eseguivano ostaggi legati e disarmati inginocchiati davanti a loro.

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