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Pubblicato il 21/03/2020

COMINCIA DA HERAT LA LUNGA CATENA INTERMODALE DELL’ESERCITO: ECCELLENZA PROFESSIONALE

 

La lunga catena logistica che trasferisce mezzi e materiali da e per l’Afganistan ha un elevato grado di difficoltà tecnica. I materiali che devono rientrare in Italia, ad esempio, iniziano il loro viaggio via aerea fino agli Emirati, da dove ripartono via mare. Si tratta di aerei e navi a noleggio e i cui carichi sono gestiti con elevatissima professionalità dai logisti del COI e della Joint Multimodal Operation Unit (JMOU), ovvero il braccio operativo negli aereoporti di Herat e Al Bateen ( Emirati). Queste unità hanno conoscenze tecniche di eccellenza, che coordinano le operazioni di ritiro, confezionamento del carico, sdoganamento, imbarco, sbarco negli Emirati , transito doganale e reimbarco via mare fino al porto italiano. Lo stesso percorso a ritroso lo avevano coordinato per far giungere i materiali ad Herat provenienti dalle Brigate italiane.
La partenza dall’Afganistan è sempre via aerea , essendo interdette per motivi geopolitici le vie dell’Iran e delle ex repubbliche sovietiche. Un peccato, perchè tutta la Russia dispone di una rete ferroviaria eccellente, che arriva in Europa e termina a Thermez, al confine tra Tajikistan e Afganistan.Purtroppo l’Afghanistan disopone di soli 124 chilometri di ferrovia, dal confine Tajiko fino a Mazar El Sharif.
L’ultima operazione in ordine di tempo è stata conclusa nei giorni scorsi dal contingente italiano della “Resolute Support”, attualmente su base 132^ Brigata corazzata “Ariete” al comando del generale di brigata Enrico Barduani.

La Joint Multimodal Operation Unit (JMOU), unità formata da personale dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito, ha caricato un notevole quantitativo di mezzi e materiali impiegati gestendo un ponte aereo con vettori Antonov e Ilyushin IL-76.

La Task Force “Arena”, presso cui la JMOU è inquadrata ha trasferito in un mese circa 13 container da venti piedi ( tecnicamente si chiamano ISO 20, lunghi 6 metri x 2,45, 2,55) , 3 shelter TLM e 20 tra mezzi tattici ed elicotteri, per un totale di 210 tonnellate di carico e 1.200 metri cubi di volume, utilizzando complessivamente 12 voli.

Il personale opera con gli standard internazionali aerei ed ha acquisito le capacità equivalenti a quelle di una grande casa di spedizioni internazionali.

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