ADDESTRAMENTO

Condividi:

Pubblicato il 28/01/2011

CORSO PER ISTRUTTORI ANPDI- LE RIFLESSIONI DI UN CANDIDATO

di Fabio Carmignani

Sabato 22 gennaio ’11 si è concluso il primo corso per istruttori ANPDI concepito dal nuovo direttore tecnico nazionale Lamberto Serenelli .
Partiti in circa quaranta, già il primo giorno, venerdì 14 gennaio, il numero degli aspiranti alla qualifica si è ridotto a 15. Per noi, da quel giorno, il corso è stata una totale immersione nel mondo del paracadutismo militare.

Agli aspiranti IP/FV veniva richiesta la ottima conoscenza del manuale, con l’bbiettivo di acquisire la sua corretta esposizione con terminologia esatta e un linguaggio appropriato, tenendo bene in mente il mantenimento di un alto livello di attenzione da parte degli allievi paracadutisti, attraverso una espozione interessante e chiara, anche supportata da grafica.

In altre parole, gli aspiranti IP/FV si sono trovati ad assimilare un sistema didattico comprensivo di tecniche di comunicazione, sviluppato da Aldo Falciglia, composto da una traccia espositiva precisa per ogni area del “manuale di addestramento al lancio con paracadute ad apertura automatica e calotta emisferica” ( la nostra “Bibbia” .

Si è trattato di un corso di otto giorni -anche di sabato e domenica- dove i momenti di relax sono stati rarissimi.

La nostra giornata-tipo:

MATTINO: attività ginnica,tanto per non scordare che un paracadutista deve essere fisicamente efficiente.
Anche CORRENDO E FACENDO GINNASTICA, ognuno di noi veniva chiamato a ripetere parti della didattica affrontata nella giornata precedente.

Nella seconda parte della mattinata,c’era la sistematica lezione di un’area didattica, da parte di Domenico Aloi, sempre molto professionale

3) Dopo la pausa pranzo si dava corso alla esposizione da parte degli allievi, della lezione della mattina,seguendo rigorosamente la traccia del metodo didattico. I livelli di forte concentrazione ( quasi stress) in questo frangente sono stati molto elevati perché le imprecisioni nella terminologia oppure dimenticanze non venivano tollerate. La giornata si concludeva intorno alle ore 19,30

Nei primi giorni non sono pochi coloro che, preoccupati e frustrati per le loro lacune volevano rinunciare. Ma proprio chi persegue lo sforzo di migliorarsi altro non può che migliorare.

Così, giorno dopo giorno, gli aspiranti IP/FV hanno sensibilmente colmato le proprie mancanze(a detta del corpo docente).

Perdendo la cognizione del temposi è arrivati velocemente al momento dell’esame: attesa che per alcuni ha voluto dire veglia notturna di stidio oppure sveglia ad ore antelucane nell’intento di rifinire la prova che lo attendeva.

Poi , finalmente, l’esito:

Benatti Alberto sezione di Mantova promosso IP

Bonaccini Giovanni sezione di Modena promosso IP

Bonisoli Giancarlo sezione di Cremona promosso IP

Camignani Fabio sezione di Villanova di Albenga promosso IP

Corsi Daniele sezione di Ascoli Piceno promosso IP

De Gennaro Giuseppe sezione di Bari promosso IP

Gallo Giuseppe sezione di Varese promosso IP

Gancia Flavio sezione di Cuneo promosso IP

Grassi Jacopo sezione di Firenze promosso IP

Muro Enzo sezione di Viareggio promosso IP

Nanni Tiziano sezione di Varese promosso IP

Pittui Davide sezione di Sassari promosso IP

Sorrentino Luigi sezione di Catania promosso IP

Tassone Enzo sezione di Cuneo promosso IP

Testai Roberto sezione di Alessandria promosso IP

Sappiamo bene, noi paracadutisti,. che non c’è nulla come un’ obiettivo comune e tanta volontà e sforzi individuali per
amalgamare un gruppo disomogeneo, come era il nostro all’inizio del corso .

Sono certo che ora ormai a casa, con le proprie famiglie, ognuno di noi penserà con nostalgia a chi ha incontrato all’aereoporto di Reggio Emilia e a quell’esperienza destinata a pochi.

Leggi anche