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Pubblicato il 23/12/2019

CURE VETERINARIE GRATUITE PER I CANI CON LE STELLETTE IN PENSIONE

Le unità cinofile vengono ormai impiegate nei settori più disparati e, per quanto riguarda in particolare Esercito e carabinieri, il loro uso è ormai costante nell’attività antiterrorismo, anche per l’individuazione degli ordigni esplosivi improvvisati.

La misura è stata approvata dal Consiglio dei ministri nel pacchetto del riordino di ruoli e carriere del personale militare: assistenza sanitaria garantita anche dopo la cessazione dal servizio, dal momento in cui vengono riformati in quanto non più idonei al servizio e affidati ai conduttori.

I famosi “binomi” composti da cane e “conduttore” sono da anni parte integrante delle missioni militari italiane all’estero, dall’Iraq all’Afghanistan, e il loro impiego è sempre in prima linea. E’ una vera e propria vita di coppia. “Il cane sta sempre con me, sia quando lavoriamo che a casa. Anche in vacanza, al mare, in montagna, mi segue. Siamo molto affiatati”, spiegava qualche tempo fa Paola, maresciallo dell’Esercito, in servizio in Afghanistan insieme al suo “Zero”.
La rotazione di servizio prevede che dopo un certo periodo di vita operativa così usurante – intorno agli otto anni – vengono considerati non più idonei e rischiano di essere abbandonati.
Proprio per lo speciale legame che si crea, quasi sempre vengono adottati dagli stessi conduttori, che però sono costretti a sostenere tutte le spese veterinarie e di assistenza che vengono invece risparmiate ai cani con le stellette in servizio. La questione è quindi approdata in Parlamento e il governo, raccogliendo le varie raccomandazioni e sollecitazioni, ha dato il via libera alla misura destinata a garantire una pensione dignitosa al “commilitone” a quattro zampe.

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