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Pubblicato il 13/12/2018

DIFESA: GEOPOLITICA – CAMBIAMENTI DELLE MISSIONI IN ARRIVO . “MANCA UNA “NATIONAL SECURITY STRATEGY”

IL GOVERNO E’ COMPATTO SU QUESTIONE ISRAELE / HEZBOLLAH
“Cambieremo tutte le missioni, ma rispetteremo gli impegni a livello internazionale”. Lo annuncia il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che sul Corriere della Sera annuncia il ritiro della missione militare italiana in Iraq e il richiamo di altri 100 dall’Afghanistan. Il giorno dopo la polemica scatenata dall’uscita del vicepremier Matteo Salvini contro Hezbollah, il ministro ribadisce la necessità di evitare provocazioni e assicura che “il governo è compatto, io ho solo detto che è indispensabile calibrare le parole, soprattutto quando si opera in contesti internazionali dove sono impegnati i nostri uomini. È una questione di sicurezza per i militari”.
TEL AVIV E GERUSALEMME: SPOSTARE LA AMABASCIATA ROMPEREBBE EQUILIBRI
Sulla possibilità di spostare l’ambasciata italiana da Tel Aviv a Gerusalemme, di cui ha parlato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, Trenta spiega che “credo che debbano esserci due popoli e due Stati, lo ha ben chiarito il presidente della Camera Roberto Fico. In ogni caso eviterei ogni intervento che possa rompere equilibri già precari”.

IL MINISTRO GTRENTA: ABBIAMO BISOGNO DI UNA “NATIONAL SECURITY STRATEGY” ( TRADUZIONE: STRATEGIA NAZIONALE DELLA SICUREZZA )

Sulla minaccia terroristica, parla di “una minaccia mutevole, ibrida, alla quale dobbiamo far fronte rivedendo alcuni assetti”, davanti alla quale “dobbiamo far fronte alle nuove forme di attacchi, come quelli cibernetici”. Secondo il ministro “è il momento che anche l’Italia si doti di una National security strategy sul modello Usa, ovvero un documento di strategia di sicurezza nazionale. C’è un gruppo di lavoro interministeriale che già si sta confrontando sul tema”.

STRADE SICURE: RAFFORZARE LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI PER LE ATTIVITA’ SPECIFICHE
Alla domanda se il Governo stia pensando a nuove misure, Trenta risponde cosi’: “Il dispositivo Strade sicure viene coordinato nell’ambito del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ma credo che debba essere rafforzata la formazione, specializzandoli anche in attività specifiche e diversificate”.

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