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Pubblicato il 24/08/2017

DONGO(COMO) : IL LUOGO DOVE FU UCCISO MUSSOLINI DIVENTA LARGO PARTIGIANI

La Provincia di Lecco
pagina: 34 sezione: Provincia data: 24/08/2017

Il luogo della morte di Mussolini Adesso diventa Largo Partigiani

Il caso

La decisione presa dalla giunta per «ripensare alla geografia della memoria»

A Giulino anche un cippo con i nomi dei tremezzini uccisi dai fascisti nell’ottobre 1944

Si torna a parlare di Giulino di Mezzegra, luogo in cui il 28 aprile 1945 vennero fucilati Benito Mussolini e Claretta Petacci. Cinque anni dopo il botta e risposta a “colpi” di targhe tra unione nazionale combattenti della Repubblica Sociale Italiana e Anpi. il Comune di Tremezzina guidato dal sindaco Mauro Guerra – con una delibera di Giunta (la numero 113) – ha dato il via libera all’intitolazione di “Largo Partigiani Tremezzini” «in prossimità del luogo della fucilazione di Benito Mussolini», all’incrocio tra via Ventiquattro Maggio e via Pola. L’area è quella in parte destinata a parcheggio e in parte a verde attrezzato. Un’ubicazione del forte valore simbolico, considerato che la storia, quella con la “S” maiuscola, è transitata da lì, con il suo carico di misteri, ancora in parte da svelare.

Il ritratto autorizzato

La delibera è stata approvata con i voti del sindaco Mauro Guerra, del vicesindaco Sonia Botta e dell’assessore alla Cultura, Alessandro Bordoli. Assenti invece gli assessori Andrea Abbate e Claudia Lingeri, quest’ultima sindaco di Mezzegra nell’aprile del 2012 quando gli esponenti della Rsi ottennero il nullaosta per la posa sul muro perimetrale di Villa Belmonte di un ritratto in marmo raffigurante il duce e la sua amante. Nella delibera si legge che «in occasione della sistemazione dell’area venga posato un cippo recante i nomi dei partigiani tremezzini caduti nella battaglia del 4 ottobre 1944». «A Giulino di Mezzegra – si legge ancora nella delibera – è stata eseguita la sentenza di condanna a morte di Benito Mussolini disposta dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia” e ancora “il 4 ottobre 1944, in località Lenno, si è svolta quella che è passata alla storia come la battaglia di Tremezzina». Anche per questo «è indispensabile che la toponomastica, in occasione della sua revisione conseguente alla fusione dei quattro Comuni, sia ripensata anche come geografia della memoria, dei fatti e soprattutto del sacrificio di giovani tremezzini per riconquistare libertà, democrazia, pace e giustizia sociale».

Le altre località

Questo il testo della delibera, che prevede anche l’intitolazione di altre due “vie partigiane”: “via Battaglia di Tremezzina” a Lenno in sostituzione dell’attuale “via Caio Plinio”, quella che dall’imbarcadero della Navigazione conduce alla statale Regina e “piazza Caduti Partigiani – 23 dicembre ’44” a Ossuccio (piazza oggi senza nome). L’intitolazione delle nuove vie avverrà a seguito dell’autorizzazione della Prefettura, che ora sarà chiamata ad esprimersi.

 

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