OPINIONI

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Pubblicato il 22/03/2012

E’ ORA??

Il Dente Avvelenato

LE CELLULE DORMIENTI HANNO L’ORDINE DI COMPIERE ATTACCHI MULTIPLI, DI PICCOLA PORTATA. AUTORI INSOSPETTABILI

PARMA- Quella che abbiamo chiamato da anni la CENTRALE ISLAMICA INTERNAZIONALE, inizia a “dare frutti”: l’inoculazione giornaliera di terroristi mescolati alle decine di migliaia di illegali che il pietismo europeo ed italiano ospitano e liberano sul territorio, ha poderosamente rinforzato le “cellule dormienti”, overo piccolissimi gruppi, o singoli, che via internet ricevono e danno istruzioni su come attaccare obbiettivi destabilizzanti. Sono migliaia, e non siamo più in grado di liberarcene. Le metastasi terroristiche si nascondono dietro negozi, phone centers, piccole cooperative di immigrati o addirittura dietro “carrozzieri gentili ed educati”.
Perfino l’ispettore Clusot li avrebbe respinti. L’Europa e l’ Italia no. Da noi, addirittura fanno PIL, perchè danno lavoro a centomila “volontari a pagamento”, assistenze pubbliche, strutture di accoglienza e ditte che le fabbricano, oltre che ingaggiare navi, corvette, aerei, elicotteri, soldati e tanti soldi.
Un altra forma di combattimento: da una parte siamo attirati a diecimila chilometri da casa in costosissime operazioni dove la logistica ci ammazza di costi, dall’altra le già sfiancate risorse ecnomiche vengono messe alla prova da ogni barcone in arrivo.

Ci siamo affezionati, ai barconi. Una specia di sindrome cinese, dove al posto di giocattoli tossici ma economici, stavolta ci sono persone , molte della quali ci odiano, a giudicare dalle devastazioni dei centri di accoglienza.

Poi tutti in treno, con un permesso estorto e una scheda del telefono, a invadere i ghetti cittadini, cui toccherà scrutare le centinaia di immigrati che spadroneggiano nelle nostre città, tentando di segnalare alle polizie locali e nazionali movimenti e comportamenti sospetti, con l’unico risultato di essere presi per razzisti.

Di cellule dormienti il Dente Avelenato parlava dal 2003: scorrete queste colonne e troverete qualche articolo illuminante. Poi le missioni all’estero dei nostri Ragazzi -che sono in prima linea a prendere bombe, fucilate e arresti in India per colpa di scelte sbagliate- e la volontà di non fomentare atteggiamenti oltranzisti, mi avevano consigliato di seguire il fenomeno in maniera meno faziosa e più giornalistica.Siamo gente civile, mi dicevo. Ai barbari risponderemo col diritto e la civiltà. Non è così. La nostra società è debole eticamente , non ritiene di essere “cultura” e non vuole proteggersi.

Dobbiamo attenderci attentati in ogni punto d’Europa? Si. Anche in Italia? Si. A Brescia un arresto di pochi giorni fa parla chiaro: via internet un magrebino progettava attentati in Italia. Un “bravo ragazzo”, anche lui, come ci dicono i vicini. E di quella impresa di pulizie gestita da egiziani che un paio d’ani orsono a Malpensa aveva libero accesso ai piazzali degli aerei? Arrestato. Che fine ha fatto? Ci sono tanti altri casi, ma chiudo con gli silamici che volevano colpire San Pteronio a Bologna. Arrestati, scarcerati.Processati.Liberi.

CELLULE IN EUROPA: STRATEGIA DEL MINI ATTENTATO DESTABILIZZANTE
Segnali preoccupanti, dappertutto, quindi.
A gennaio è cominciato a Berlino il processo a due uomini di al Qaida fermati in Germania nel maggio 2011 di ritorno dai campi d’addestramento pachistani, con la missione di creare e istruire cellule di terrorismo in Europa. Al momento dell’arresto, a uno dei due – ex soldato nell’esercito austriaco – è stata trovata addosso una chiavetta usb con 142 documenti nascosti tra altri file, archiviati alla rinfusa con nomi falsi, come titoli di porno e di hit musicali. Ci sono volute settimane agli agenti della polizia federale per raccapezzarsi. Alla fine sono saltate fuori le istruzioni, che si possono riassumere così: compiere numerosi attacchi in scala minore con pochi aggressori per volta. Non un nuovo undici settembre: piuttosto, un assalto pistola in pugno contro gli scolaretti di una scuola ebraica. Lo scopo, spiegano gli estensori della strategia di al Qaida, è creare il panico nelle società occidentali, in modo da provocare i governi e spingerli ad adottare misure di sicurezza più repressive contro i propri cittadini. Innescare un clima insostenibile di tensione e sospetto (ieri una bomba carta potente è esplosa davanti all’ambasciata indonesiana a Parigi). E filmare gli attacchi, cosa che a Tolosa è successa puntualmente.

E’ facile collegare il documento scovato dall’intelligence tedesca ai tre attacchi compiuti in Francia. Più quelli che arriveranno in altre zone di Europa.

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