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Pubblicato il 19/03/2020

E SE ALLA FINESTRA RECITASSIMO UN ROSARIO?

sopra: la statua della Madonna ad Erbil, una cittadina musulmana a nord dell’Iraq, poco distante da Mosul. Nel 2016 infuriava la guerra a pochi chilometri ma la Madonna non è mai stata scalfita e ogni sera è rimasta illuminata.


PARMA- Chissà se proporre la recita di una decina del SANTO ROSARIO alla finestra , una di queste sere , potrà dare un pò di conforto ai malati, agli anziani in casa, alle persone cagionevoli di salute, a coloro che sono stati esclusi ( volete che usi la parola dimenticati oppure esorcizzati?) dalle baldorie da balconcino. Come minimo si sentiranno più vicini a noi, se anche noi , più giovani, lo reciteremo. Stabiliremo una data e attenderemo le reazioni dei lettori.
Se è vero che a pagare il prezzo più alto sono gli anziani, questo sarebbe il momento di stringersi spiritualmente intorno a loro e fargli una barriera di affetto, invocando “l’Avvocata Nostra”.
Le casse acustiche a tutto volume per una volta saranno usate per uno scopo meno sguaiato. Certo, un “banalissimo” rosario darà meno “mi piace” e farà sentire meno buoni i guru delle iniziative da villaggio turistico con padella e pentola condominiale. Se ne faranno una ragione. Per una sera non dirigeranno loro “la gente” e “i scittadini” ( rif: belladenoide Conte, ndr).

Molti nostri nonni raccontavano delle serate passate a recitare il Santo Rosario in Famiglia: c’erano miseria, guerra , addirittura la terribile Spagnola. C’erano preoccupazioni e un modo molto severo di vivere e c’era una umiltà nel riconoscere che al mondo non ci siamo nè per caso, nè per nulla. Ce lo ricorda nel 2020 il virus che uccide 500 persone al giorno e ci costringe a rimpiangere la passeggiata al mare o in montagna. Piccolo sacrificio, ma non ci va bene nemmeno quello.
Forse è il momento della riflessione, del dolore silenzioso, quello che tempra, quello che migliora, quello che ci rende umani.
Forse è il momento anche del Santo Rosario alle finestre per proteggere i nostri cari e chiedere clemenza per le centinaia che ci hanno lasciati, soffrendo così tanto.

SABATO SERA 21 MARZO ORE 1930
Invochiamo la intercessione della Santa Vergine, che conosce il dolore della Mamma, perchè protegga chi la invoca.
Misteri del Dolore:

1. Gesù agonizza nel giardino degli ulivi
2. Gesù viene flagellato alla colonna
3. Gesù viene incoronato di spine
4. Gesù viene caricato della croce
5. Gesù muore in croce


Si faccia il segno della croce e si dica:
O Dio vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo; come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della Tua Misericordia.

1. Si recita il Credo

2. Si recita il Padre Nostro

3. Si recitano tre Ave Maria per la fede, la speranza, la carità

4. Si recita il Gloria al Padre

5. Si enuncia il primo Mistero e di seguito un Padre Nostro

6. Si recitano 10 Ave Maria

7. Si recita il Gloria al Padre al termine delle 10 Ave Maria e si enuncia il secondo Mistero, dopo l’enunciazione il Padre Nostro e così via…

Al termine di tutti i Misteri si termina con la Salve Regina e con il segno della Croce.

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