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Pubblicato il 22/08/2016

EMERGENCY INTERNATIONAL: BILANCI FLORIDI

Gino Strada , nato a Sesto San Giovanni nel 1948, è il fondatore della ONG (Organizzazione Non Governativa), una Onlus con sede a Milano in via Vida che presenta bilanci in attivo e ricchi di liquidità. Lo dice il bilancio 2015 Attualmente la presidente di Emergency è Cecilia Strada, figlia di Gino e moglie di Maso Notarianni, ex direttore del quotidiano online PeaceReporter. Il direttore esecutivo è invece sempre Gino Strada. Emergency, al 31 dicembre 2015, chiude un bilancio con +33% rispetto al 2014. Gli utili sono di 7 milioni di euro. Non c’è debito verso le banche. Il patrimonio netto è di 30 milioni di euro e dispone di una liquidità di 19 milioni. Investimenti per quasi 10 milioni di euro in Afghanistan, 11 milioni in Sudan, oltre 3 milioni nella repubblica Centroafricana, oltre 4 milioni in Sierra Leone, quasi 700mila in Iraq, 3 milioni e 200mila euro in Kurdistan, 1 milione e 200mila in Libia. Quasi 4 milioni per il “programma Italia”. Il costo di funzionamento della “azienda” si aggira sul 6,23% del totale degli oneri di gestione.

Il 2015 dimostra ottima salute, ma anche negli ultimi 4 esercizi Emergency ha chiuso in utile. In 17 anni di attività è risultata in perdita solo 4 volte. “Più che il bilancio di una onlus pare quello di una società tecnologica ad alta crescita”, è il commento di un analista che vuole rimanere anonimo.

Emergency dispone di 19 milioni di euro in contanti, da spendere: 13 milioni e 776mila euro in depositi bancari o postali. Quasi 5 milioni in depositi destinati alle missioni, oltre 300mila euro in liquidi di cassa. Rispetto all’esercizio 2014, oltre 5 milioni di euro in più sono disponibili all’utilizzo. Lo Statuto impone una gestione “sana e prudente”.

Ci sono anche oltre 9 milioni di euro di crediti, dei quali circa 2 milioni e 400mila euro riguardano “contributi riconosciuti ma non ancora corrisposti di varia natura, sia da parte di organizzazioni istituzionali che da altri”; l’altro credito di particolare importanza è quello “nei confronti di Banca Prossima per 3.500.000 EUR incrementato di 2 milioni di euro rispetto al passato per la costituzione di altri due depositi vincolati; esiste un ulteriore deposito di 1.000.000 EUR presso Poste Italiane iscritto nella voce riferita alle liquidità”.

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