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Pubblicato il 14/04/2018

ESERCITO BELGA A MISURA DI MAMMA

Serate libere, weekend lunghi, pernotto a casa: queste sono l e misure per contrastare le defezioni e i turbamenti delle reclute belghe , che, semcondo il portavoce del ministero della difesa di quel paese, Alex Claesen, soffrono a stare troppo in caserma. I loro 28mila militari hanno nostalgia di casa, amici e famiglia. Perciò l’Esercito, che conta 25.687 uomini e 2.204 donne, ha deciso di andargli incontro con pomeriggi liberi e aria di casa.

«Così si alleva un esercito da nulla, una forza sulla quale non si può contare. Non si può andare in zona di guerra se ti manca la mamma», commenta Danny Lams, ex paracadutista a capo di un’organizzazione di veterani di Ostenda. Il paracadutista ha anche ricordato: «Noi dormivamo per terra, al freddo, sotto un telone bucato, magari. Finirà che l’Esercito chiederà per loro piccolo bungalow mobili quando verranno inviati al fronte».

L’esercito belga è impegnato in missioni di pattugliamento anti terrorismo nelle strade per duecento giorni all’anno. Una forza di 70 uomini è anche impegnata nella protezione dell’aeroporto di Mazar-i-Sharif, nel nord dell’Afghanistan.

Il Belgio è stato criticato negli ultimi anni per aver disatteso gli impegni della Nato sulle spede dedicate alla Difesa, previste a quota 2% del Prodotto interno lordo. Attualmente la spesa complessiva ammonta invece allo 0.9%, di cui il 75% è dedicato ai costi per il personale e alle pensioni.

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