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Pubblicato il 15/05/2019

ESERCITO: IL CAPO DI SME – MANCANO I GIOVANI DISPOSTI AL RIGORE DELLA VITA MILITARE

Il generale Farina, in audizione alla commissione Difesa della Camera, lancia l’allarme sui soldati sempre più anziani.


Ieri il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Salvatore Farina,ha parlato di giovani «non abituati ad un regime di vita più rigoroso e disciplinato». Molti di loro che si mettono la divisa come volontari lasciano addirittura dopo soli 15 giorni «sotto le armi», perchè non gradiscono gli orari, l’autorità o perché hanno nostalgia di casa.
«È quasi raddoppiato negli ultimi anni – spiega – il numero di chi presenta le proprie dimissioni nei primi 15 giorni di corso, senza avvenimenti particolari. Ciò è verosimilmente da correlare al fatto che i giovani non sono abituati ad un regime di vita ordinato e disciplinato». Dai questionari emerge che le ragioni principali del repentino abbandono della divisa sono «la difficoltà ad abituarsi a nuovi ritmi di vita e orari, la lontananza dagli affetti, la mancanza di comfort».

«E l’età media elevata – sottolinea – è in antitesi con la professione delle armi, che è caratterizzata da uno stress psico-fisico elevato e chiede al personale di operare in scenari estremi». Servirebbero dunque forze fresche. E qui c’è il tasto dolente. Già il calo demografico, osserva il capo di Stato Maggiore, restringe il bacino dei potenziali nuovi militari. Poi, aggiunge, c’è «la nostra società che sta cambiando, con un mutamento dei modelli educativi che comportano una certa difficoltà dei giovani a confrontarsi con l’autorità e ad adattarsi ad uno stile di vita più rigoroso e disciplinato».

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