OPINIONI

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Pubblicato il 08/02/2017

ETICA ED ESTETICA DEL PARACADUTISTA

il Dente Avvelenato

La frase del titolo è stata coniata e pronunciata più volte dal generale Marco Bertolini. Le sue parole esprimono un concetto così denso di significati che non basterebbe una pagina per spiegarli. Anche “IL PARACADUTISTA E’ UN ATLETA CON LO ZAINO ED IL FUCILE” è stata scritta dallo stesso Generale.
Pure stavolta mi è stato assai facile capire cosa voleva significare con quelle parole: ci richiamano ad un modo di vivere, di presentarsi, di curarsi, di essere Paracadutista dentro e fuori.
In Legione straniera, rispettata ed ammirata da molti paracadutisti italiani, l’aspetto formale è sinonimo di “esser legionario”: forma fisica, barba sempre fatta, aspetto ordinato. In Italia, chi indossa uniformi, tute da lancio o tute ginniche che si riferiscono alla Folgore e che il pubblico considera più “ufficiali” di quello che sono , dovrebbe sentire il dovere di rappresentarci tutti.
Dovrebbe far vedere “alla gente” e a se stesso, che un congedato o un paracadutista dell’ANPDI considerano quelle frasi del generale Bertolini come un ordine. Maggiormente se ricoprono ruoli che richiedono emulazione, come gli istruttori.
Se l’età, oppure lo stile di vita, oppure il contesto, non consentono più di essere all’altezza, meglio non indossare riferimenti così precisi, risparmiandosi anche giustificati commenti taglienti,
Chi lo fa, in quel momento deve sentirsi investito dell’orgoglioso ed onorevole ruolo di far fare bella figura a tutti i commilitoni o consoci ANPDI.

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