OPINIONI

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Pubblicato il 14/05/2014

FACCIAMO LAVORARE LE NOSTRE COMPAGNIE DA CROCIERA


La Redazione di www.Congedatifolgore.com ha ricevuto oggi la seguente lettera:

Egregio Direttore,
ho notato che non vi siete occupati dei “taxi” Marina Militare messi a disposizione dal Governo al largo delle coste libiche per trasbordare dai barconi coloro che vogliono entrare nel nostro paese senza documenti ( non scrivo più illegalmente perchè ora , in virtù della nuova legge varata dal Governo, non è più reato) . Conoscendo lo stile del Vs giornale, posso immaginare che abbiate ritenuto non scrivere nulla perchè sapete che NON è DIGNITOSO per la Marina svolgere questa funzione che sembra più idonea ad altre istituzioni non armate. Dopo i due naufragi dei giorni scorsi, proporrei di andare a prelevare i profughi direttamente alla partenza , sulle coste libiche, con navi da crociera. Questo perchè il costo che loro pagavano per il tragitto completo da Libia a Italia era di circa 4500 dollari, successivamente ridotto a 1500/2000 perchè gli scafisti, percorrendo tratte minori e guadagnando di più, li affidavano ai nostri Marinai che dispiegavano portaerei, ricognitori, pattugliatori, fregate, vedette di capitaneria, elicotteri, sommozzatori e un dispositivo di accoglienza a terra di circa 8 assistenti per ogni immigrato , tra infermieri, barellieri, volontari a pagamento , protezione civile, cooperative di assistenza, polizia, carabinieri, vigili urgani e -in alcuni casi- pure guardia forestale. Con assai meno di 2000 dollari la Costa Crociere o la MSC sarebbero in grado di offrire una crociera a cinque stelle, per 15 giorni nel mediterraneo. I nostri ospiti potrebbero quindi 1) avere tempo per ristorarsi 2) visitare vari porti di varie nazioni europee e decidere con calma dove stabilirsi 3) creare lavoro per le nostre navi civili senza attingere a quelle militari , che sono costose, complesse e a carico del cittadino. 4) ci sarebbe il tempo di espletare le pratiche di asilo, che diventerebbero territorialmente di competenza dello stato le cui acque si stanno attraversando, operando così una più equa distrubuzione degli arrivi . Non ho soluzione per le cellule dormienti terroristiche, che i servizi di molti paesi affermano esere a bordo di OGNI barcone, in almeno 3-5 unità. Lo trovate troppo cinico? Rispettosamente Daniele Canali – Roma vs affezionato lettore.


RISPONDE IL DIRETTORE
WALTER AMATOBENE

Egregio Signor Canali,
da molti anni ci siamo imposti di separare le opinioni dalle notizie, e la sua lettera ha seguito lo stesso percorso. Ci scuserà.
Quello che Lei scrive circa il nostro silenzio su mare nostrum è vero: riteniamo che il salvataggio in mare dei profughi, essendo non armati e non pericolosi, vada fatto da mezzi non armati ( e meno costosi).
So che i marinai – soprattutto i comandanti- apprezzano molto la loro missione di salvataggio e ripetono alla stampa di sentirsi orgogliosi di quello che fanno. Cosa dire? Passata l’ondata di emozioni, e -soprattutto- verificata la perniciosità di Mare Nostrum principalmente per coloro che vengono in Italia senza speranze e con la quasi certezza di finire schiavizzati dai caporali del lavoro nero, ne riparleremo. Come diceva il mio professore di Filosofia: “pur non sapendo cucinare una frittata , siamo in grado di capire se una frittata non è buona”. Questa, che è una vera “frittata”, non mi piace, ma non saprei come risolverla. Chissà che l’ingente mole di capitali impegnati per salvarli in mare, se usati nelle loro nazioni per costruire fabbrice, aziende agricole , scuole e opere pubbliche, non sia una delle possibili soluzioni.

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