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Pubblicato il 10/07/2015

(FILM – SIMULAZIONE): L’ITALIA ATTACCA LA LIBIA

Riceviamo il lavoro di un regista sceneggiatore che ha scelto il nostro giornale per una anteprima: il “docu-film” sull’attacco italiano ai barconi libici, dopo minacce ISIS di distrugere EL ALAMEIN e l’appello di un Reduce.


MILANO POST
09 Luglio 2015
video di Claudio Bernieri
musiche originali di Luciano d’Addetta

Milano 10 Luglio – Lo dice Bruxelles: sui barconi arrivano i terroristi dell’Isis. Ma Renzi non accetta di fermare con un blocco navale questo pericolo mortale. Ecco allora quello che tutti aspettano da mesi ( ma purtroppo raccontato solo in una videosimulazion). L’intervento dell’esercito in Libia per far cessare l’invasione dei terroristi. Un video in tre puntate con immagini fornite dal nostro Esercito che raccontano come potrebbe essere il nostro intervento armato.

Tutto parte quando il sacrario di El Alamein, minacciato dalle bande di fondamentalisti islamici che scorrazzano in Libia, pare non più sicuro: gli jihadisti sono vicinissimi all’Egitto e minacciano con un raid di demolire il memoriale della battaglia. I reduci che ogni anno partecipano alla commemorazione della Folgore lanciano l’allarme…

L’esercito italiano si interroga sulla possibilità di intervenire, la Folgore si mobilita, e il governo, seppur riluttante, si mette in moto: dapprima autorizza con il ministro Gentiloni un blocco navale davanti alle coste libiche, e successivamente fa sbarcare sulle spiagge, regno degli schiavisti che mandano i gommoni pieni di migranti ( ma anche di terroristi) verso l’Italia, i corpi d’élite che dovranno neutralizzare gli schiavisti. Consubin, Folgore, Arditi della Marina, paracadutisti carabinieri del Tuscania, bersaglieri. In questa prima puntata assisteremo ai preparativi dell’intervento italiano, seguito ( inverosimilmente) dalla direttora di RAINEWS24 Monica Maggioni( nella realtà la più servile e buonista rete televisiva dell’imbelle governo italiano).

Questo video ( in tre puntate ) vuole essere un contributo al dibattito sui pericoli che l’immigrazione incontrollata può arrecare al nostro paese , ormai senza una guida.

L’operazione “Pugno” partirà a fine mese , promette il ministro Gentiloni a John Kerry, supportato in questa decisione da Mogherlini e Pinotti . “Pugno” si svolgerà in tre fasi : blocco navale delle coste libiche, attacco in Cirenaica dei porti in mano agli schiavisti, e pattugliamento dell’entroterra in cerca di ostaggi da liberare. Magari con un obiettivo eccellente : ritrovare padre dall’Oglio, rapito dai fondamentalisti islamici , che una informativa dei Navy Seals dà ancora vivo .

Fantapolitica? Mal di pancia dei vertici delle Forze Armate?

Da mesi l’Esercito scalda i motori per intervenire in Libia . Il governo Renzi sembra però più interessato alle nozze gay che a mandare i corpi d’elite sulle spiagge libiche per difendere i confini ….

E allora ecco che qualcuno , negli Sati Maggiori , si è divertito a immaginare simulazioni di guerra…

Una “ provocazione “ ? Ecco un insolito video ,più vicino a un docu film che a un ortodosso scenario di guerra simulata: come in una vera pellicola hollywoodiano, vediamo gli arditi incursori, la Folgore, il Tuscania, insomma tutti i reparti d’elite italiani ( che evidentemente mal sopportano che i terroristi islamici si imbarcano sui gommoni per arrivare in Italia ) intenti a “ recitare” nell’ora x: continue esercitazioni per bloccare i porti della Libia in mano all’Isis e distruggere le basidegli schiavisti…..Fiction o realtà?

Gentiloni, la Mogherlini, la Pinotti parlano ( nel video ) uno stentato inglese, anche per depistare Matteo Renzi che non mastica molto la lingua di Albione.

La “provocazione” , o se vogliamo il docu film, nasce dalle lamentele di un gruppo di reduci di El Alamein che hanno scoperto che il santuario dedicato alla battaglia della seconda guerra mondiale in Egitto è in pericolo: gli jihadsiti della vicina Cirenaica progettano la sua distruzione.

“ Mi hanno contattato alcuni reduci di El Elamein“ racconta il regista Claudio Bernieri , ex inviato di guerra de l’Europeo che a Mogadisco aveva seguito la missione dei paracadutisti e che ha montato e realizzato la video simulazione” mi hanno fornito video e filmati sulla preparazione e specializzazione dei reparti d’elite di Esercito e Marina: i militari sono ormai pronti a fermare gli schiavisti libici e ad entrare in azione.

Ho usato allora spezzoni di filmati presi dal web, mettendoci anche le immagini di Gentiloni, Mogherlini e Pinotti in conferenza stampa, come se fossero pronti a dare il via libera all’Esercito, cosa inverosimile… Ma con un altro governo tutto è possibile….”.

Il progetto di una video simulazione prende forma: vi partecipa anche il musicista Luciano d’Addetta, autore di numerose colonne sonore.

La trama delle tre puntate sono suggestive ed evocative :la Folgore a Livorno si attiva, e parte in missione insieme agli incursori della Marina: grazie anche alla direttora di Rainews24,Monica Maggioni ex buonista ora convinta militarista, gli italiani frastornati dall’invasione e dalle fiaccolate per la pace potranno vedere passo per passo l’avventura militare italiana per fermare i gommoni nei porti libici, con un deciso stop ai traffici di carne umana . Business praticato dagli jihadisti in Libia.

Il docu film si conclude con la ricerca della prigione di padre dall’Oglio, rinchiuso da oltre un anno in qualche cantina tra la Siria e la Cirenaica: il regno del Califfato di Bagdad, che ora si espande in Libia e minaccia di invadere l’Italia.
magari durante un Gay pride.


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