OPINIONI

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Pubblicato il 12/02/2015

GLI SCAFISTI SONO ARRABBIATISSIMI CON LA MARINA ITALIANA. “ARIDATECE MARE NOSTRUM”

Il Dente Avvelenato

Gli scafisti contano su una lobby assai potente in Italia; per attivarla hanno inviato nei giorni scorsi alcuni barconi zeppi di profughi, costringendoli ad affrontare il mare mosso e -quindi- morte sicura. Triton era troppo “severa”.Volevano una strage che facesse leva sui sensi di colpa degli italiani e scatenasse la pressione mediatico-psicologica per ripristinare lo scafismo di stato.
Meglio usare così le fregate lanciamissili, caricandole di disperati. In fondo, fanno “PIL”, dando lavoro a decine di migliaia di finti volontari a pagamento ( pagati da noi, ovviamente!!). Roma capitale lo ha dimostrato: “i profughi rendono più della cocaina”.

Gli scafisti, per giunta, risparmiavano carburante e di essere arrestati e praticavano pure sconti alla clientela, passando da 5000 a 2000 euro per il passaggio in mare aperto, dove li attendevano le nostre navi da guerra. “Aridatece mare nostrum”, quindi, senza pensare a dove ospitare -dignitosamente- l’oceano di immigrati senza documenti.
Il nostro è un buonismo incosciente, inganevole. Li attiriamo nei ghetti italiani, nel degrado, nella schiavitù ai caporali del lavoro, a cinque euro al giorno, in cambio di qualche foto e qualche servizio TV che ci fa sentire eroi.

La verità?: lo Stato italiano non è più in grado di finanziare e gestire un’operazione come mare nostrum.

Dopo il Papa e qualche politicante acchiappapopolo, pure Amnesty International e Gino Strada chiedono all’Italia e all’Unione Europea di abbassare la testa per la vergogna (il fondatore di Emergency ha dichiarato di vergognarsi di essere italiano ed europeo).
Colpa nostra, come diceva Marx; colpa del “sistema”, di cui governo italiano e Ue sono rappresentanti istituzionali.
Invece, è il nostro finto aiuto, ad essere paternalismo ipocrita e razzista, insieme alle illusioni che li spingono a morire in mare: li consideriamo talmente inetti ed incapaci da trattarli come tratteremmo i nostri animali di casa, provvedendo a tutto, compreso il passaggio in mare.
Così facendo aiutiamo una classe di corrotti che ingrassano con gli aiuti e le missioni di “istruzione” nel loro paese, creando in Europa una generazione di schiavi, disposti a tutto -anche al crimine- pur di sopravvivere.

Il 75% dei profughi è al di sotto dei 30 anni: giovani che fuggono, abbandonando la loro patria, pagando cifre che li farebbero campare per tre anni a casa loro, anziché imbracciare le armi contro una minoranza che li angaria in PATRIA. Devono pensarci loro, a far risorgere il loro paese, se ne saranno capaci. Governanti e criminali in Africa e Medio Oriente sono il vero problema, non l’Europa. Non io, che difendo il frutto del mio lavoro in una nazione che dovrebbe tutelare i MIEI interessi e non lo fa più.

I barconi della morte non devono partire. Se alcuni Stati della sponda sud non sono in grado di garantire un freno, si deve intervenire con la forza. I centri di identificazione, la protezione umanitaria in attesa di accogliere o respingere le domande d’asilo, vanno realizzati e gestiti sul territorio stesso degli stati da dove partoni i barconi.

Non siamo in grado di aiutare tutti coloro che scappano dalla loro patria anziché farla risorgere. Facciamo gestire a loro, aiutandoli economicamente, la loro ripresa A CASA LORO

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