ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 29/05/2018

GRAZIE TEAM FOLGORE

di Corrado Corradi

Nota della Redazione:
L’ articolo si compone di due parti.
La prima commenta ciò che l’Autore ha visto, mentre la seconda parla della uniformità e delle attività anche istituzionali, che pubbicheremo nella seconda puntata.

Prima parte

Ragazzi del Team Folgore, a tutti … complimenti e grazie di cuore.

I complimenti, mi sento di esprimerli a gran voce per le seguenti ragioni:
• Avete messo in piedi, con successo, una esercitazione complessa in cui sono entrati in gioco diversi «attori» (la Protezione Civile ad esempio e il C.A.PAR.) e diversi fattori che solo il vostro entusiamo, la vostra disciplina e la vostra professionalità hanno permesso che si armonizzassero.
• L’autocolonna composta da 4 automezzi, dei quali uno con rimorchio, ha preso forma nell’ordine e, sempre nell’ordine si é avviata ed ha percorso, proprio come un’autocolonna militare, con altrettanto ordine e puntualità, il tragitto Parma -Pisa(C.A.PAR.) – aviosuperficie Forcoli – Parma.
• Le dimostrazioni di condizionamento del materiale da aviolanciare tenute presso il C.A.PAR. dai sapienti aviorifornitori della Brigata Paracadutisti sono state seguite con evidenti interesse e disciplina che hanno coinvolto gli istruttori a dare il meglio di loro stessi.
• Il personale tutto ha riscosso la stima e la simpatia (manifestate in maniera evidente) sia degli aviorifornitori che hanno avuto un più diretto contatto con i ragazzi de Team Folgore, sia del Comando di Rgt, sia del Comandante del C.A.PAR..
• La prova di aviorifornimento che vi ha visto impiegati nell’allestimento della ZL ( zona lancio,. ndr) e nell’applicazione pratica delle procedure di PG (pattuglia guida,ndr), é stata un successo sia perché il carico é atterrato nei pressi del DIP (grazie alle indicazioni della PG e all’abilità dei DL a bordo) sia per la capacità dei 3 paracadutisti che, malgrado un vento un po’ «capriccioso» per intensità e direzione, sono atterrati contenendo la dispersione entro limiti più che accettabili.
• In ultimo, il morale… impegnati, sempre attenti e coinvolti, stanchi… eppure sempre disponibili e sorridenti.
• L’attività svolta non é stata un atto di virtuosismo fine a se stesso da parte di bravi paracadutisti ma si é trattato di un’attività ben più complessa che ha coinvolto numerosi associati A.N.P.d’I, i ragazzi del Team Folgore, i quali si sono impegnati con professionalità e spirito di servizio realizzando uno scenario futuribile in cui il Team Folgore, mettendo in campo la disponibilità, le pregresse esperienze dei suoi componenti e la nuova professionalità acquisita, potrà essere impiegato in funzione di protezione civile a favore di paesi isolati da calamità naturali.
• Il nostro associazionismo ne ha tratto lustro e l’immagine dell’A.N.P.d’I. é stata promossa nel migliore dei modi presso la Protezione civile e presso la F.A. stessa.
• senza contare il fatto che tale attività ha messo a contatto diretto la F.A. con i vecchi Paracadutisti che furono (come me) e quelli più giovani che saranno (come il buon Tartufietti).

Quanto al grazie, beh, che devo dire… vuoi mettere l’emozione di aver ritrovato il vecchio (si fa per dire) amico e mentore paracadutista Pellegrin, e il vecchio (anche qui si fa per dire) commilitone AGI Graziano Taiola che nel lontano 15 marzo 1977, assieme all’altro vecchio (sempre per dire) AGI Del Grano, ha accolto e inquadrato l’allora giovane A.P. Corradi … al quale hanno concesso il «tu» solo dopo la prova della torre.
Anche se qualche mentecatto potrebbe scambiare per piaggeria i miei sentiti complimenti e il mio sentito grazie… chissenefrega!
Il mio coinvolgimento, ancorché saltuario, con la vostra attività mi induce pero’ a fare due riflessioni che spero possano essere accolte non come critica (non ho rilievi da fare) ma come suggerimento.

Ragazzi, ancora grazie per considerarmi dei vostri !

Corrado

Nota della Redazione
Seguirà la seconda parte del contributo su “uniforme operativa” e “attività”, che riguardano il futuro

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