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Pubblicato il 13/01/2014

GUERRA IN IRAQ: SOLDATI INGLESI SOTTO ACCUSA PER TORTURE DAL 2003 AL 2008


Londra. una organizzazione tedesca per la difesa dei diritti umani insieme ad uno studio legale inglese ha raccolto prove e testimonianze in un dossier (con 1000 casi e 200 morti) inviato alla Corte Penale Internazionale dell’Aja che presenterà alla stampa in settimana. Lo scopo è quello di indurre la Corte internazionale ad aprire un’inchiesta per crimini di guerra.
Il governo britannico respinge con forza le accuse, escludendo che i suoi soldati inviati in Iraq abbiano perpetrato le «sistematiche» torture descritte nel dossier. È intervenuto il ministro degli Esteri in persona, William Hague, per sottolineare che «tali accuse sono comunque già oggetto di indagine e in alcuni casi già riscontrati e riconosciuti, per cui il governo ha già espresso rammarico, le approppriate scuse e i conseguenti risarcimenti sono già stati disposti». Phil Shiner, dello studio legale Public Interest Lawyers, ha spiegato che dal dossier emergono responsabilità individuali «ai più alti livelli». Shiner e il suo studio legale rappresentano oltre 400 iracheni, con «migliaia di accuse di maltrattamenti fino a torture, che sono crimini di guerra, o trattamenti crudeli, inumani e degradanti» e che riguarderebbero detenuti civili.
Nelle 250 pagine del dossier – che verrà presentato a Londra, si descrivono persone incappucciate, costrette a elettroshock, aggressioni sessuali, finte esecuzioni, minacce di stupro e di morte e umiliazioni culturali e religiose, nel periodo che va dal 2003 al 2008.

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