OPINIONI

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Pubblicato il 27/02/2015

I BARCONI DEI BADOGLIANI

I profughi sui barconi che ci stanno invadendo sono traditori della loro Patria.

Il Dente Avvelenato

Gli Uomini e le donne che riempiono i barconi a rendere, quando non sono integralisi dormienti, abbandonano il proprio paese nelle mani di una minoranza di delinquenti.
Non combattono per i loro ideali, non difendono le loro case e le loro famiglie, ma scappano. Non chiedono strumenti per contrastare il male: vogliono solo elemosina.
Da qui nascono i dubbi che l’invasione sia programmata per creare una massa critica con cui fare i conti:scopi ben diversi dal piagnisteo mediatico.
Siamo loro ostaggi.Hanno scelto il nostro paese per sostituirlo al loro. Solo gli islamici -maggioranza dei profughi in arrivo- in Italia sono un milione e settecentomila e parlo dei “regolari”, cui aggiungere i duecentomila sbarcati con i taxi della Marina, da Dicembre ad oggi. Un fiume in piena di persone di cui non si conosconono orientamenti , composizione e legami col terrorismo. Nel loro paese, dimostrano la loro vera natura: tutto degenera in sanguinarie faide razziali o religiose; si spaccano in decine di bande assassine che saccheggiano e distruggono le loro città animalescamente. Così è successo in ogni nazione, negli ultimi anni, dal Nordafrica in giù.

Chiedono e ottengono costantemente, da decenni, aiuti internazionali, pur avendo risorse infinite, giovani a volontà, petrolio e miniere, di cui non sono in grado di reimpossessarsi”, nè di gestirle, nonostante le molte restituzioni da parte dei paesi occidentali “ex colonialisti”.
Non sono nemmeno in grado di eliminare le loro classi politiche corrotte ed oligarchiche, se non con colpi di stato fatti da signorotti corrotti locali.
I profughi pagano cifre per il viaggio che , nel loro paese, basterebbero a campare due anni.
Entrano in un paese straniero senza conoscerne le leggi e radicando immediatamente i loro standard legali, sociali, igienici.
Scappano senza controlli dai centri di raccolta e sono sfruttati da italiani schiavisti finti buonisti che andrebbero reimbarcati insieme a loro e rispediti nei loro paesi.
Creano, a volte involontariamente, concorrenza tariffaria alla gente del posto in ogni settore
dell’economia, diventando spesso un esercito a disposizione della malavita quando non loro stessi capobanda, nigeriani in prima fila.-
La loro mancanza di dignità ci tiene in ostaggio e ha modificato la nostra vita, prosciugando le nostre risorse, quasi sempre sprecate, perché dopo i nostri interventi sono incapaci di mantenerli o proseguirli. Distruggono le nuove case, scuole, strade, ospedali, aereoporti e le loro stesse città non appena le missioni rientrano o diminuiscono di intensità.
Quando rimangono nei loro Paesi, ci costringono ad usare i nostri militari come operai, ostetriche, veterinari, mentre loro guardano con le braccia conserte. Ultimo esempio gli alpini del settimo Reggimento, impiegati a Bangui ( Centrafrica) a pulire i fossi stradali e svuotare le tampe. Impossibile pensare che nessuno di loro sia capace di farlo.
L’ esempio positivo di orgoglio nazionale che ho in mente? I Peshmerga Curdi, Uomini e Donne.Loro non sono scappati.

peshmerga.donne

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