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Pubblicato il 13/12/2019

I CARRISTI IN CONGEDO “RICOSTRUIRANNO” IL FIAT 2000

Messaggero Veneto ed. sezione: PROVINCIA data: 13/12/2019 – pag: 46

I carristi contribuisconO al prototipo del Fiat 2000

Lieta Zanatta
SPILIMBERGO. Certi sogni sono impossibili da realizzare, ma se a sognare sono i carristi, soldati che hanno fatto la storia di El Alamein, allora tutto è possibile. Come ricostruire in scala 1:1 il prototipo del carro armato più grande del mondo, il Fiat 2000. Martedì 18 dicembre, alla caserma Forgiarini di Tauriano, il colonnello Gian Luigi Radesco consegnerà al “Comitato Fiat 2000” nelle mani del generale Ettore Fasciani dell’Associazione nazionale carristi Fvg, quanto raccolto tra le divise del 32° reggimento carri per realizzare il carro armato in fase di costruzione all’officina di Giancarlo Marin a Montecchio Maggiore.Un’idea che è venuta ancora negli anni 2000 al colonnello Maurizio Enrico Parri, già comandante del 132° reggimento Carri di Cordenons, che tanto ha fatto per rintracciare i progetti originali e ha lanciato una raccolta fondi nel 2017. Il Fiat 2000 è stato un gioiello della meccanica e tecnologia tutta italiana, che poteva contenere un equipaggio di dieci persone – un pilota, sette mitraglieri e due cannonieri -, pesante 40 tonnellate, i cui due soli esemplari furono costruiti nel 1918. Uno fu impiegato in Libia nel 1919, ma scomparve tra le sabbie del deserto. Il secondo rimase a Bologna custodito dal 3° reggimento carri fino all’8 settembre 1943. Anche di questo non se ne seppe più nulla. Rimane un modellino in legno, esposto nel 2017 a Pordenone in occasione del 24° raduno carristi. Finora sono stati raccolti 25 mila euro sui 60 mila previsti. «La costruzione dovrebbe terminare nel 2020 – dice Parri -. Auspichiamo che la Brigata Ariete voglia portarlo a Pordenone per farlo vedere alla cittadinanza prima che venga posizionato nel “Museo militare delle Forze armate 1914-1945” di Montecchio Maggiore”».

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