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Pubblicato il 08/10/2017

I.L 75mo DI EL ALAMEIN VISTO DAL GENERALE ARTIGLIERE PARACADUTISTA GIOVANNI GIOSTRA

PARMA- Il Generale Artigliere paracadutista Giovanni Giostra era , come sempre, tra gli invitati sul Palco delle Autorità. Da quel punto di osservazione ci riassume ciò che ha vissuto il 6 Ottobre, aggiungendo un ricordo d del Nembo, delle cui gesta il Generale è studioso autorevole e divulgatore
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La cerimonia di Pisa per il 75° di El Alamein,festa dei Paracadutisti,ha registrato una partecipazione dei Paracadutisti in congedo degna dello sforzo organizzativo posto in atto dal Comando della Brigata Folgore.La Caserma Gamerra ha stentato ad accogliere degnamente Autorità e pubblico.Non a caso in passato sono stati utilizzati stadi e ippodromi di Livorno,Pisa,Lucca in analoghe occasioni.Hanno conferito particolare solennità all’evento sia la presenza dei vertici dell’Unione Europea Paracadutisti sia quella dei Paracadutisti in servizio,con rispettive Bandiere di Guerra,appartenenti alle FOS,quali il 9° Rgt. Ass.,il 4° Rgt. Ranger degli Alpini,il 185° Rgt: RAO e,di altra Forza Armata ma mai distante dallo spirito Folgore,il 1° Rgt.CC Tuscania.
Poiché il CAPAR di Pisa è preposto all’addestramento lancistico per tutte le Forze Armate,non sembra escluso che per il futuro possa essere prevista la partecipazione di Reparti Par. della Marina e della Aeronautica Militare.
L’organizzazione degli “stand” ha completato in maniera particolare le misure predisposte dal Comando della Folgore.
Lo schieramento delle Bandiere di Guerra e di Istituto che ha impegnato il 50% dell’area riservata ai Reparti,ha costituito spettacolo eccezionale,”a sé stante”,insieme alla formazione dei Labari delle Sezioni ANPd’I precedute dal Medagliere Nazionale.
La cerimonia ha visto anche l’esordio, quale Comandante dello schieramento,del nuovo Vice Cte della Folgore,Col. Art. Par.Cristiano De Chigi, già Capo Ufficio Storico dello SME.
A chiusura della manifestazione abbiamo assistito a un lancio in caduta libera nel quale abbiamo ammirato lo spiegamento di un Tricolore di grandi dimensioni che ha riscosso gli applausi più partecipi.
Una considerazione conclusiva concerne l’aspetto storico dell’evento.Il 23 0ttobre è la festa dei Paracadutisti,di tutti i Paracadutisti di tutti i tempi e di tutti i fronti. Gli organi decisionali hanno deciso di farla coincidere con la data di inizio della battaglia di El Alamein,convinti tutti-come siamo-che in quella battaglia i Paracadutisti si espressero al più elevato livello di eroismo di sempre, al solo servizio della Patria,non certo di una parte politica e nelle condizioni più precarie da ogni punto di vista.
Sembra opportuno che le rievocazioni diano sì spazio alla leggenda di El Alamein, senza però dimenticare altri episodi che hanno visto protagonisti altri Paracadutisti. Il pensiero va verso l’altra Grande Unità delle nostre Aviotruppe,la Divisione Nembo,che nel corso della lotta per la libertà fu chiamata,al completo, a condurre un attacco “garibaldino”,nella battaglia di Filottrano,contro un nemico in posizione dominante e ben protetta,dotato di Artiglierie e Mortai di 1° ordine,provvisto di mezzi corazzati,difeso da campi minati diffusamente schierati.La Nembo,per contro,non disponeva di concorso aereo,né di mezzi blindo-corazzati, né di armi controcarri idonee,né di logistica adeguata;per di più operava in soggezione tattica,nel caldo estivo,dopo centinaia di km percorsi a piedi su itinerari montano-collinari seminati di ostacoli e mine.Il nemico fu comunque costretto a ripiegare,sia pure a prezzo del tributo di sangue più elevato dell’intera campagna.
Vorremmo che il nostro grido di “PARA’-FOLGORE!” forse sempre associato
a quello di “ORA e SEMPRE- NEMBO” !

par Giovanni Giostra

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